Giotto & il Rovigo. Ecco come raggiungere la cascata. E rendersi conto con i propri occhi © n.c.
In merito al dibattito nato su OK!Mugello dopo la notizia della presentazione del libro di Riccardo Nencini su Giotto e il Mugello (nel quale si avanza l'ipotesi che sia del torrente Rovigo, a Firenzuola, il paesaggio riprodotto da Giotto di Bondone nel Miracolo della sorgente dipinto nel ciclo di affreschi sulle storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi, tra il 1295 e il 1300). Ecco come raggiungere il luogo, con una passeggiata non impegnativa che, attraversando la splendida Val d’Inferno, conduce al torrente Rovigo fino alla cascata, tappa obbligatoria sia d’inverno che d’estate. Partendo da Badia di Moscheta, dove merita una visita il Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino, si costeggia il torrente e al bivio si seguono le indicazioni per la Val d’Inferno; qui parte il sentiero che si addentra in una delle più spettacolari vallate del territorio di Firenzuola: la Valle del Veccione. Ignorando le indicazioni per Giogarello si prosegue attraversando suggestivi castagneti fino a giungere al ponte del Molinaccio. Da qui seguendo le indicazioni per la Cascata inizia la risalita del torrente Rovigo; si tralasciano le indicazioni per Casetta di Tiara e si prosegue fino a raggiungere l’abitato della Lastra dove, grazie ad un ponte, è possibile attraversare il torrente e seguire il sentiero sull’altra sponda. Costeggiando il torrente per circa 40 minuti si arriva al bivio con il sentiero 741 per Val Cavaliera. Si prosegue sempre lungo fiume per altri 10 minuti. Una volta osservata la bellissima Cascata non resta che ripercorrere il sentiero al contrario per tornare a Moscheta.


