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Giovani e Destra Conservatrice: come cambia l’orientamento politico under 35 in Italia

La questione centrale resta come questi orientamenti si tradurranno in scelte di lungo periodo.

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Negli ultimi anni, il panorama politico italiano ha registrato un fenomeno che sorprende molti osservatori: una parte dei giovani under 35 guarda con interesse e crescente simpatia verso la destra conservatrice e nazionalista. A delineare questa tendenza sono diverse ricerche e sondaggi che offrono uno spaccato utile a capire come si stiano ridefinendo identità, valori e scelte politiche delle nuove generazioni. Uno degli elementi più significativi riguarda la spiccata polarizzazione di genere. Secondo un recente studio dell’Università Bocconi sull’autocollocazione politica degli under 30 italiani, emerge un divario netto tra uomini e donne. Tra i giovani uomini, il 34% si riconosce nel centrodestra, il 35% nel centrosinistra e una piccola quota, il 5%, si dichiara di centro. La situazione cambia radicalmente se si guarda alle giovani donne: solo l’11% si colloca nel centrodestra, mentre il 41% predilige il centrosinistra e il 14% si definisce centrista.

Questo squilibrio di genere non si limita a un dato statistico, ma riflette una diversa sensibilità culturale e valoriale. I giovani uomini sembrano più attratti da riferimenti conservatori e tradizionali, mentre le coetanee manifestano una propensione maggiore verso posizioni progressiste e moderate.

Se l’autocollocazione politica racconta una fotografia delle preferenze, i dati sui consensi elettorali confermano la stessa tendenza. Tra gli under 24, nel 2022 Fratelli d’Italia aveva già raccolto un 14% dei consensi, superando Partito Democratico e Lega in alcune aree del Paese. Ma è nel 2024 che il trend si è consolidato: tra gli under 35, il consenso a Fratelli d’Italia è cresciuto in media al 21%, come rilevato dall’istituto SWG. Una percentuale che segnala come una fetta rilevante della nuova generazione riconosca nel partito di area conservatrice un punto di riferimento politico.

L’orientamento conservatore non si esaurisce nel voto, ma si lega a un insieme di valori che rappresentano un’identità culturale precisa. Secondo un’indagine di Ipsos, il 36% dei giovani tra i 18 e i 29 anni dichiara di sentirsi rappresentato da concetti come ordine, sicurezza e identità nazionale. Si tratta di temi che tradizionalmente costituiscono il nucleo del pensiero conservatore e che riscuotono un’attrattiva capace di superare l’appartenenza partitica.

Questo scenario italiano si inserisce in un contesto europeo altrettanto dinamico. In diversi Paesi dell’Unione, la gioventù sta mostrando segnali di avvicinamento a posizioni conservatrici e populiste. Germania, Francia, Spagna e Svezia sono esempi di come forze di destra riescano a intercettare le preoccupazioni di millennials e Generazione Z, specie in tema di sicurezza, migrazioni e identità nazionale. Tuttavia, in Italia si riscontra una peculiarità: la polarizzazione di genere è più marcata, mentre il consenso giovanile per i partiti conservatori rimane più frammentato rispetto a molti vicini europei.

Un elemento che contribuisce a questa frammentazione è la sensibilità di una parte significativa della gioventù italiana per le questioni sociali e ambientali, temi che tradizionalmente fanno riferimento a schieramenti di centrosinistra e movimenti civici. Nonostante ciò, l’ascesa di Fratelli d’Italia tra gli under 35 e l’identificazione con i valori dell’ordine e della sicurezza rappresentano un segnale chiaro di come l’elettorato giovanile non sia affatto omogeneo, ma diviso tra spinte progressiste e un bisogno di stabilità percepita attraverso riferimenti più tradizionali.

L’evoluzione di queste dinamiche politiche sarà decisiva per capire il futuro degli equilibri in Italia. Se da un lato la generazione più giovane continua a distinguersi per un alto livello di mobilità elettorale, dall’altro la crescita di consensi per i partiti conservatori suggerisce un cambiamento culturale che potrebbe incidere in profondità sugli orientamenti politici dei prossimi decenni.

La questione centrale resta come questi orientamenti si tradurranno in scelte di lungo periodo. La frammentazione e l’instabilità degli ultimi anni non consentono di delineare una traiettoria univoca, ma evidenziano un dato: i giovani italiani, pur nelle loro differenze di genere e territorio, sono diventati un terreno di contesa politica sempre più strategico.

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