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Giovanni Sorrenti - Regolamento per l’affidamento degli impianti sportivi: la Giunta Omoboni-Becchi distratta (guardava altrove)

Oggi la riforma del Regolamento regionale mette, una volta per tutte, nero su bianco, sconfessando la linea fin qui seguita dalla Giunta Omoboni-Becchi

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Giovanni Sorrenti neo eletto Consigliere Federale FIGH, Presidente della Fiorentina Handball e del Consorzio Mugello Sport, torna sulla gestione delle palestre alla luce della riforma appena licenziata dalla Regione Toscana. 

In data 12 Giugno 2024 è stato approvato all’unanimità, dal Consiglio Regionale della Toscana, il testo unificato della legge che riformula il Regolamento (modificando la Legge Reg. 21/2015) per l’affidamento della gestione degli impianti sportivi. In attesa di una lettura più attenta e approfondita del testo, da una prima analisi emerge come la Giunta Omoboni-Becchi (con Assessore allo Sport Franco Frandi) nel Luglio 2022 abbia affidato la gestione delle palestre comunali e del Palazzetto dello Sport Gaddo Cipriani (sottraendola al Consorzio Mugello Sport formato da 7 Associazioni Sportive locali), dopo aver licenziato un regolamento su misura (Delibera Consiglio Comunale nr.79 del 30/11/2021 Regolamento per la gestione degli impianti sportivi – Art. 7 “la concessione potrà essere affidata in via diretta a società in house”), alla Società Sportiva Dilettantistica Vivi Lo Sport ARL (che di società sportiva ha ben poco!!), con un Consiglio di Amministrazione composto da un amministratore unico (Giovanni Incagli) ed il Comune di Borgo SL nel ruolo di unico socio (vedi articolo su OK MUGELLO del 18/05/2024).

Tutto questo in evidente contrasto con i principi e i criteri adottati dal nuovo testo della Regione già noti e resi pubblici a suo tempo in occasione degli Stati Generali delle Associazioni Sportive convocati a Firenze (con il Patrocino e contributo della Regione, Città Metropolitana, Comune Firenze e C.O.N.I.) il 27 Novembre 2021 (1^ ed.) e in data 26 Aprile 2022 (presente, in questa 2^ edizione, anche l’Assessore allo Sport Franco Frandi), malgrado le perplessità del sottoscritto e le interrogazioni presentate dai diversi Consiglieri di opposizione, intervenuti sul tema, in Consiglio Comunale, senza alcun esito.

Oggi la riforma del Regolamento regionale mette, una volta per tutte, nero su bianco, sconfessando la linea fin qui seguita dalla Giunta Omoboni-Becchi che ha volutamente interrotto (non so a quale scopo !?!) una esperienza a suo tempo positiva e lungimirante, partita nel lontano 2008 con l’aggregazione di alcune Associazioni Sportive locali, presenti e radicate sul territorio da diversi anni (alcune costituite da oltre 30 anni), con attività rivolte principalmente a minori, attraverso, appunto, la costituzione del Consorzio Mugello Sport (esempio raro nel nostro Paese) per la gestione delle palestre.

Consorzio, tra l’altro, a suo tempo, voluto e sponsorizzato dallo stesso Assessore allo Sport Franco Frandi, quando faceva parte della Giunta Bettarini (ne sono prova le 20 riunioni svolte in Comune, con i Club interessati, prima di arrivare alla costituzione del Consorzio - verbali a disposizione per chi ne fosse interessato), poi richiamato nel Gennaio 2022, dalla Giunta Omoboni-Becchi (sebbene nel 2014 il Frandi si presentasse candidato a Sindaco con la lista civica “Dal Cuore di Borgo” in competizione e fortemente critico nei confronti del candidato Omoboni), a seguito delle dimissioni dell’Assessore Timpanelli, con il nuovo compito di “liquidare” il Consorzio stesso per sostituirlo con la Vivi Lo Sport SSD- ARL, creando di fatto un mercato di monopolio nella gestione degli impianti sportivi (piscine e palestre), affidando ad una Società di proprietà del Comune e con un Amministratore Unico scelto dal Sindaco (lo stesso amministratore unico il cui nominativo compare tra i candidati in liste civiche in appoggio alla candidatura a Sindaco di Omoboni, in occasione delle due campagne elettorali del 2014 e del 2019, in quest’ultimo caso con la lista “Civicamente”).

Venendo al testo, la nuova normativa, basata su nuovi criteri, prevede che l’affidamento degli impianti sportivi avvenga in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche (possibilmente vere!!), enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali, nonché a raggruppamenti temporanei tra i predetti soggetti, secondo procedure a evidenza pubblica. Nella scelta dell’affidatario si dovrà tenere conto della storicità sul territorio e del numero dei tesserati alla federazione sportiva, con particolare riferimento ai tesserati del settore giovanile; della storicità e dello stato di manutenzione degli impianti compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche; delle modalità organizzative di conduzione e funzionamento dell’impianto; dei servizi di custodia, pulizia e manutenzione dello stesso ai fini della valutazione delle offerte; dei titoli sportivi posseduti dal soggetto affidatario, della qualità dell’offerta sportiva presentata, con particolare riferimento alle attività giovanili, delle tariffe praticate e dei prezzi d’accesso oltre che l’affidabilità economica; dell’organizzazione di attività rivolte ai giovani, alle persone disabili e agli anziani; e ancora, la qualificazione professionale degli istruttori, degli allenatori e degli staff tecnici utilizzati e le modalità organizzative di conduzione, funzionamento e manutenzione dell’impianto.

Criteri ed indicazioni per la gestione di impianti sportivi, pienamente disattesi, in questi ultimi due anni, dalla Giunta Omoboni-Becchi e Assessore allo Sport Franco Frandi, sebbene già noti e fatti presenti a suo tempo, in evidente contrasto con gli orientamenti che nel frattempo provenivano dal Governo della Regione, oggi diventati legge regionale.

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