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I fiori dell'ambasciatore Cantini (borghigiano) per Giulio Regeni

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I fiori dell'ambasciatore Cantini (borghigiano) per Giulio Regeni I fiori dell'ambasciatore Cantini (borghigiano) per Giulio Regeni © n.c.
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Domenica 3 febbraio, mentre nel tardo pomeriggio attendevamo alla TV la pagina sportiva, è andato in onda nel telegiornale un servizio dal Cairo, in occasione del terzo anniversario della tragica morte del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, che come è noto fu  rapito il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir; venne ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani.

A distanza di tre anni, purtroppo, la famiglia e l’opinione pubblica attendono la verità su questo tragico episodio.

Nel servizio televisivo, su iniziativa del governo italiano, l’Ambasciatore d’Italia in Egitto Giampaolo Cantini ha deposto un mazzo di fiori nel punto dove fu ritrovato il corpo martoriato di Giulio Regeni.

In questo contesto ricordiamo, così come scrivemmo tre anni orsono, quando fu nominato ambasciatore in Egitto, in un momento estremamente delicato nei rapporti fra Egitto ed Italia, Giampaolo Cantini è un nostro concittadino, essendo nato a Borgo San Lorenzo il 21 giugno del 1957, con la sua famiglia (il babbo Bruno era impiegato al Consorzio Agrario  e la mamma Dina, casalinga) che abitava nel viale IV Novembre al numero civico 39.

Quando lesse il nostro servizio su OK!Mugello ci ringraziò scrivendoci che un giorno o l’altro avrebbe avuto tanto desiderio tornare nel paese natio dove ha vissuto la sua giovinezza. Nel nostro piccolo che dire ancora. Speriamo che con il tempo si possa giungere ad una onesta verità e che sia finalmente resta giustizia a questo nostro giovane connazionale barbaramente ucciso, testimoniando all’Ambasciatore Giampaolo Cantini, unitamente a tutta la cittadinanza, tutto il nostro apprezzamento e la nostra stima.

 

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