Prima di iniziare questa breve cronaca storica-culturale, ricordiamo che l’Oratorio della Madonna del Vivaio, luogo da sempre caro agli scarperiesi in particolare ed ai mugellani in generale (quante volte nel corso dei secoli pellegrini sanpierini e borghigiani sono saliti al Vivaio), è chiuso dal 1960 e da tempo attende il completamento degli interventi di restauro di cui è oggetto, come del resto OK!Mugello ha più volte pubblicato per rendere edotti i lettori di questa iniziativa.
L’edificio costruito tra il 1724 e il 1748 (si dice il destino è contemporaneo del settecentesco Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo – ndr), fu edificato in questo luogo per accogliere al suo interno un venerato ed antico tabernacolo contenente un affresco miracoloso: la Madonna col Bambino, detta del Vivaio, per due fonti di acqua pura che le scorrevano vicino formando appunto un “vivaio”.
Il compito di realizzare l’opera fu affidata all’architetto d Alessandro Galilei, da Giangastone dè Medici, ultimo Granduca di Toscana, come del resto si legge nell’esauriente libro di Sara Piccolo Paci e Rossella Tarchi intitolato “ L’Oratorio della Madonna del Vivaio a Scarperia” edito nel 2015 da Pagnini editori per la collana diretta da Mons.Gilberto Aranci, responsabile dell’archivio dell’Arcidiocesi di Firenze. Il prossimo 2024 ricorrerà il trecentesimo anniversario e per quella data il comitato che si è costituito ormai da diverso tempo si augura che i lavori all’interno della chiesa siano stati ultimati.
Galleria fotografica
Arriviamo quindi allo scorso giovedi 21 settembre 2023, quando il comitato, ha allestito ed organizzato una serata con una visita all’Oratorio e un convivio di contributo all’interno del bellissimo chiostro della Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo di Scarperia.
Hanno risposto a questo appello circa 60 persone, accolte dal sindaco Federico Ignesti, da alcuni assessori, ovviamente dai componenti del comitato, da don Antonio Cigna, Preposto di Scarperia, con accanto alcuni sacerdoti della Curia Fiorentina, presenti fra gli altri, come sopra scritto molte personalità del mondo imprenditoriale, commerciale, finanziario, istituzionale, etc, etc. Fra una portata e l’altra (sotto la regia del carissimo amico Luigi Incrocci, chef di chiara fama nazionale), prima la signora Frascati del Comitato, quindi il Dott. Nannetti della Soprintendenza, hanno dissertato con dovizia di particolari, sui lavori in corso, sui finanziamenti, sui tempi e quant’altro. Speriamo che le personalità presenti possano cogliere positivamente questo invito affinchè questo antico e prezioso edificio settecentesco possa tornare agli antichi splendori.
Una nota in più; circa 30 anni orsono, quando andavamo a fotografare il Mugello e l’Alto Mugello in lungo e in largo, fotografammo anche, scavalcando la staccionata, l’allora abbandonato Oratorio della Madonna del Vivaio. Ritornare dopo tutti questi anni ed osservare quello già in essere nel restauro ci ha fatto molto piacere.
Foto 2
La visita all’interno
Foto 3
Da sinistra Paolo Raffini (Presidente del C.d’am. del Banco di Credito Fiorentino), il sindaco Federico Ignesti e l’assessore Marco Casati
Foto 4
L’antichissima immagine della Madonna del Vivaio ( Foto A. Ungania – archivio A.Giovannini)
(Foto A.Giovannini)