Ecco una visita da non perdere. Poco meno di un mese per ammirare da vicino le mille sfumature, di forma e colore, delle tante tipologie di iris presenti nel giardino dedicato.
Un’occasione speciale solo per chi visita Firenze fra aprile e maggio.
Nel cuore turistico di Firenze, con ingresso dal monumentale terrazzo naturale di Piazzale Michelangelo, c’è un giardino panoramico da non perdere. Costruito sul versante della collina che affaccia sulla città e sull’Arno e interamente dedicato al fiore cittadino e alle sue varie ibridazioni.
Il giardino è aperto solo nel periodo di massimo splendore del fiore che i fiorentini chiamano giaggiolo.
Quest’anno i cancelli si sono aperti il 25 aprile per richiudersi il 25 maggio a fioritura conclusa, ma è questo il momento di organizzarsi per la visita e segnarla in agenda.
L’ingresso è gratuito con offerta libera e il consiglio per gli appassionati è di armarsi di macchina fotografica. Migliaia le sfumature, i colori e la forma delle tante ibridazioni, alcune rarissime, da ammirare nel pieno della fioritura.
Come mai però questo fiore e Firenze sono così legati?
L’iris è da sempre simbolo della città. Una sua rappresentazione stilizzata appare nei soldi d’argento della repubblica fiorentina del XII secolo e, successivamente, nel fiorino d’oro.
Il “giglio” che appare nel gonfalone della città fin dal 1250, è in realtà un’iris bianca della varietà alba florentina – che cresceva spontaneamente nella valle dell’Arno.
Nel 1266, dopo la cacciata dei Ghibellini, i Guelfi invertirono i colori dello stemma cittadino, creando l’insegna che è rimasta fino ad oggi: un’iris rossa – mai esistita in natura – su sfondo bianco.
Galleria fotografica
Ogni anno si premia l’iris più bello in un apposito concorso
Il fiore in Toscana è chiamato giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la struttura spadiforme delle foglie. Firenze è “la sua capitale” ed è in questa città che, dal 1954, esiste un Concorso Internazionale . Si premiano le migliori varietà di iris conservandone una traccia storica nel giardino del Podere dei Bastioni, sul lato est del Piazzale Michelangelo.
Il concorso, richiama ogni anno in città gli ibridatori di tutto il mondo, che propongono varietà nuove nei colori e nelle forme.
Sono almeno 150 i concorrenti a stagione e i “nuovi” fiori proposti sono più o meno 300.
Una giuria internazionale conferisce, alla varietà più bella, il “Fiorino d’oro”. L’amministrazione comunale, invece, assegna il premio “Città di Firenze” all’iris il cui colore si avvicina maggiormente al rosso del gonfalone.
Negli annali è rimasta storica la vittoria, nel 1973, dell’americano George Specht con “Rosso Fiorentino” la prima Iris ibridata in Italia ad aggiudicarsi entrambi i premi.
Il giardino è nato dopo il Concorso. Tutto è nato dall’idea di dare ospitalità alle migliori varietà del fiore. Una figura importante come Piero Bargellini, il sindaco dell’alluvione capì ne l’importanza internazionale.
Alle signore Flaminia Specht e Nina Stross Radicati, membre della Società Italiana Amici dei Fiori nonché appassionate ibridatrici, fu assegnato il Podere dei bastioni.
Il giardino, progettato dall’architetto Giuliano Zetti, fu inaugurato nel maggio 1957. Arricchito di donazioni fatte da molti coltivatori, botanici e appassionati italiani e stranieri, fra cui si segnala la collezione di iris storiche del Memorial Garden di Montclair, Usa. Attualmente, dopo la costruzione nel 1967 del laghetto creato per ospitare le specie acquitrinose, come quelle le giapponesi e la Louisiana, il giardino si spande per due ettari in mezzo ad uno straordinario uliveto.
Perdersi fra i vialetti, le piazzole, le scalette e le scalinate che sinuosamente si snodano in sali scendi, è emozione unica.
I profumi avvolgenti delle ibridazioni quasi stordiscono insieme alla bellezza della natura che si esprime in forme e sfumature cromatiche in alcuni casi davvero incredibili.
Ogni aiuola è un esplosione di colori e il soggetto è perfetto per scatti fotografici indimenticabili.
Il consiglio, dato il tempo ristretto di apertura del giardino e la conseguente grande affluenza è di armarsi di pazienza. Suggeriamo di visitarlo in giornate feriali o in orario di pranzo nei festivi per evitare i maggiori afflussi.
Lo spettacolo della natura sarà assicurato!
Ingresso gratuito.
Orario d’apertura tutti i giorni festivi compresi (dal 28 aprile al 25 maggio): dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30. Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30. Ultimo ingresso mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
Il giardino può essere visitato anche durante il resto dell’anno previo appuntamento con la possibilità di prenotare anche visite guidate.
Vietato l’ingresso ai cani (con eccezione dei cani guida) e parzialmente accessibile ai diversamente abili.
Con i mezzi pubblici è possibile arrivarci con le linee 12 e 13 dalla stazione di Campo di Marte e Santa Maria Novella.