Il Risorgimento in Mugello. Fatti e aneddoti © n.c.
Il primo medaglione storico, pubblicato nel numero scorso sul mensile “Il Filo”, con alcuni dipinti in acquerello dell’artista borghigiano Enrico Pazzagli (bravissimo e sempre disponibile), ci ha alquanto gratificati poiché moltissimi estimatori di storia mugellana (molti ci hanno scritto, altrettanti contattato), entrando nel contesto di quello che è stato il periodo risorgimentale nel Mugello, hanno letto, trovato e ritrovato, fatti, episodi e personaggi, davvero cari alla storiografia locale.
Certo inserire quello che scrisse di suo pugno Pio Chini (1839/1910) e parallelamente il fratello sacerdote don Lino, (1834-1902), lo storiografico per antonomasia del Mugello, nei loro manoscritti senza andare a scopiazzare libri e testi ufficiali, le vicende risultano veritiere, popolane e popolari, di vera e intensa vita vissuta di quei nostri lontani e cari compaesani.
Anche all’epoca la politica divideva (come oggi del resto, non è cambiato proprio nulla!), e i “codini” fautori del Granducato di Toscana e i “giacobini” fautori dell’ Italia unita, se ne dicevano di tutti i colori e se le davano di santa ragione, ma senza mai eccedere visto e considerato che nel Mugello in generale e a Borgo San Lorenzo in particolare non ci fu, durante la rivoluzione, un solo ferito.
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In questo secondo medaglione storico pubblicato (“Il Mugello nel Risorgimento”-Il Filo-pag.14-aprile 2011), ci addentriamo in quegli anni dal 1849 al 1859, dove si avvicinava la libertà della Toscana, con tutti i nessi e i connessi che accaddero in quel periodo venendo a conoscenza, dalla penna di Pio Chini, tutti quegli episodi, singolari, a tratti drammatici ma anche buffi, viene davvero da sorridere. Questa seconda piccola storia è corredata da alcuni disegni iconografici ed immagini inedite dell’epoca.
Anticipiamo per gli amanti della storia locale e segnatamente risorgimentale, che nel mese di maggio ci sarà la bellissima e drammatica storia di un altro grande personaggio borghigiano (gli è stato dedicato a Borgo San Lorenzo, il Liceo), eroe risorgimentale, scienziato d’apicultura e non per ultimo parroco della chiesetta di Sant’Andrea a Gricignano sopra le Salaiole, ormai completamente sparita; era don Giotto Ulivi, nato in Malacoda.
(A.G.)
Foto 1 (in alto): Un simpatico dipinto in acquerello del pittore Enrico Pazzagli, raffigurante la scena di un gruppo di contadini provenienti da Rabatta, capitanato da un certo “gatta”, collocano sopra l’Altare del Santuario del SS. Crocifisso il busto del Granduca Leopoldo II° di Toscana, dopo il ritorno sul trono nel 1849. Questa scenografia,come scritto nel primo numero, ci viene tramandata con tutti i particolari dal diario di Pio Chini.(Edizioni Il Filo – marzo/aprile 2011)
Foto 2 (qui sopra): Altro simpatico acquerello del pittore Enrico Pazzagli raffigurante la scena, descritta nei minimi particolari da Pio Chini (1859), del cappellano don Francesco Ciulli di Vicchio di Mugello (diverrà poi parroco di San Quirico a Uliveta), porta la notizia sulla fuga del Granduca Leopoldo II° di Toscana, sopra un “Tilbury” (Diligenza), mentre sventola la bandiera tricolore nella centrale piazza dell’Orologio a Borgo San Lorenzo. ( Edizioni Il Filo – marzo/aprile 2011)


