Questa apertura del Centro Documentazione e Ricerche Storiche di Gotica Toscana a Scarperia (CDRS), era attesa da molto tempo, per un insieme di ragioni oggettive facilmente intuibili (permessi, finanziamenti, burocrazia, progetti di ristrutturazione ed altre variegate difficoltà), ma finalmente quella che era la piccola scuola elementare di Ponzalla, frazione di Scarperia sui primi tornanti del Passo del Giogo, sabato scorso 24 settembre 2011, i dirigenti di questa benemerita associazione, in primis Andrea Gatti e Filippo Spadi con i loro preziosi, solerti dirigenti e collaboratori, hanno potuto tagliare il nastro tricolore inaugurale.
Alla presenza di un numeroso pubblico, proveniente non solo dai comuni mugellani ma anche da altre località della Toscana e della Romagna, molte autorità civili e militari, fra cui il sindaco di Scarperia Federico Ignesti, il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini facenti funzioni anche di presidente dell’Unione dei Comuni, del Sindaco di San Piero a Sieve Marco Semplici, dell’ex presidente della Comunità Montana del Mugello Stefano Tagliaferri, dell’assessore della Provincia di Firenze Sonia Spacchini, di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza del comune di Scarperia fra cui Elena Marchesini, Marco Casati, Giuseppe Modi, Ugo Giovannini, il sindaco Annalisa Bazzi del Comune di Felonica (Mantova), il dirigente del Museo di Fusignano (Ravenna) Leo Venieri, il presidente dell’Associazione Industriali Simone Bettini (uno degli sponsor contributivi del Museo), il Colonnello Zarcone dell’Ufficio Storico SME, il Colonnello Chiarenza del Capar di Pisa, i rappresentanti dei Cimiteri di Guerra Americano, Germanico e Brasiliano, il Capitano Lanfranco Disibio comandante la Compagnia dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, il Maresciallo Danilo Ceccarelli comandante la Stazione dei Carabinieri di Scarperia con alcuni militi, quindi rappresentanti dell’Esercito Italiano e fra i tanti ancora, i rappresentanti delle Associazioni e dei Gruppi di Rievocazione Storiche, con i quali l’Associazione del Mugello ha condiviso tante avventure, i proprietari di alcune automozzi storici che erano in mostra nel piazzale antistante, ed infine e non per ultimo la presenza straordinaria e diremmo davvero eccezionale del Sergente Maggiore Jacque Lewis (88 anni), giunto addirittura dagli Stati Uniti d’America dallo Stato dell’Ohio, facente parte della 4° Compagnia del 363° Battaglione, che lasciò oltre duecento morti sulla collinetta di Ponzalla quando i soldati alleati (fra cui molti italo-americani), lasciarono la vita su quel terreno falcidiati dalle mitragliere tedesche nascoste negli anfratti di Monte Altuzzo. Al termine della cerimonia, abbiamo scambiato qualche parola con l’ancor arzillo Jacque Lewis, il quale si è alquanto emozionato nel ricordo di tanti commilitoni che lasciarono la vita per la libertà d’Italia. E pensare che qualche cialtrone nel 1964, di notte, come i malfattori, spaccarono e gettarono a terra la statua del milite statunitense che era collocata sopra il piedistallo del piccolo Sacrario Ossario sopra Ponzalla, lasciando l’emblema della falce e martello. Per dovere di cronaca ricordiamo, sotto il coordinamento di Filippo Spadi, gli interventi in ordine cronologico, del sindaco Ignesti, del sindaco Bazzi, di Jacque Lewis, di Leo Verzieri, che ha fatto dono di un libro storico sulle vicende della guerra in quel di Ravenna ed infine il dirigente del CDRS, Andrea Gatti, ha ringraziato tutti coloro (davvero una lunga trafila), che in un modo o nell’altro hanno contribuito a realizzare questo Museo Storico, che rappresenta una pagina indelebile della seconda guerra mondiale nel nostro territorio. I locali, dopo il taglio del nastro inaugurale, sono stati presi d’assalto per la visita (è proprio il caso di dirlo) e successivamente un buffet a concluso questa bella giornata. Ignesti, sindaco di Scarperia, facendo un salto indietro, con la sua onestà intellettuale, nel suo intervento, ha messo il dito su alcuni aspetti di questa realizzazione, ricordando fra l’altro - e qui gli dobbiamo dare atto - che nel Mugello troppi sono stati gli anni in cui queste drammatiche vicende sono state nascoste, troppi sono stati gli omissis, come se era un peccato ricordare gli alleati che qui morirono per la nostra libertà. Finalmente, a ribadito Ignesti, la storia è quì a raccontarci la realtà e la verità recuperando il tempo perduto.
Bravo e grazie caro sindaco, perché nel 1964 (eri nato?), quando su La Nazione scrivemmo su quell’episodio stupido e vergognoso per l’abbattimento della statua al soldato americano, ci giunsero sul nostro tavolo decine di invettive, offese, irrisioni, come fosse stata una colpa nel ricordare quel fatto schifoso e imporre la verità storica di quella vicenda. Ma il tempo è galantuomo; sempre. E a distanza di 50 anni ne abbiamo avuto la prova lampante. Infine dato che non è stato menzionato, ma senza polemiche per nessuno ci mancherebbe, poiché una semplice dimenticanza è un fatto normalissimo, vogliamo nel nostro piccolo ricordare e testimoniare che negli anni ’80 (sabato 30 aprile 1983), ll Lions Club Mugello finanziò l’intera opera di restauro e di recupero del Sacrario di Ponzalla, collocando al posto della statua abbattuta nel 1964, una splendida opera bronzea dello scultore Prof. Marco Lukolic di Borgo San Lorenzo, alla presenza del Signor Jhon Hassett, Console Generale degli Stati Uniti d’America in Italia ed alcune alte cariche istituzionali della Regione Toscana. Nel 1987 (domenica 20 settembre ) lo stesso Lions Club Mugello, finanziò la Stele in pietra serena con lapide bronzea, che fu collocata sulla curva del Sasso di Malaguardia sempre sul Giogo, nel ricordo dei caduti del 338° Reggimento Fanteria americano, che anche in quella molti suoi soldati caddero uccisi, falcidiati da parà tedeschi nascosti negli anfratti di Monte Altuzzo. In quella significativa ed emozionante cerimonia, giunsero dagli Stati Uniti d’America molti ex soldati ed ufficiali con in testa il Colonnello Willys Jackson, all’epoca giovane Tenente, che vide morire ai suoi piedi tanti suoi cari commilitoni. Infine nel 1995 (domenica 4 aprile), lo stesso Lions Club restaurò prima le lapidi marmoree nel Sacrario di Ponzalla dove sono scolpiti i nomi dei soldati caduti e fra questi, come scritto sopra, moltissimi di origini italiane, poi restaurò la Stele (28 febbraio 2000), al Sasso di Malaguardia, sporcata da altri altrettanti cialtroni ed emeriti imbecilli, i quali durante una notte (se qualcuno volesse visionare le immagini fotografiche di tutto quello sopra scritto, siamo a completa disposizione - ndr), vi dipinsero la svastica nazista! Ci sembrava doveroso ricordare queste eventi, che sembrano lontani nel tempo e nello spazio, ma ora ancor più vicini dopo la realizzazione di questo museo con i nostri più sinceri complimenti a tutti coloro, in modo particolare ai componenti dell’Associazione Gotica Toscana, il Presidente Andrea Gatti, il vice presidente e segretario Filippo Spadi, ed ai consiglieri Luca Bambagiotti, Stefano Giannini e Michele Vernieri con i loro solerti ed appassionati collaboratori, che si sono adoprati per la realizzazione di questo museo a Ponzalla. Un caloroso grazie anche all’amministrazione scarperiese (A.G.)
Galleria fotografica
Foto 1 : Da sinistra il Presidente dell’Ass. Gotica Toscana Andrea Gatti mentre omaggia, a sinistra, il sindaco di Felonica (Mantova), Signora Annalisa Bazzi, con al centro il sindaco di Scarperia Federico Ignesti.
Foto 2 : A sinistra il sindaco Federico Ignesti, il reduce del 363° Battaglione Fanteria statunitense Jacque Lewis, mentre emozionato ricorda quei lontani eventi, con a sinistra il Vice Presidente Filippo Spadi.
Foto 3 : Una delle sale interne dove nelle teche sono custoditi centinaia di oggetti della II° Guerra Mondiale. Il primo piano il sindaco di San Piero a Sieve Marco Semplici e il Capitano Lanfranco Disibio comandante la Compagnia dei Carabinieri di orgo San Lorenzo.
(Foto cronaca di A.Giovannini)