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Cos'è, davvero, l'integrazione dei migranti? Riflessione di Aldo Giovannini

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Cos'è, davvero, l'integrazione dei migranti? Riflessione di Aldo Giovannini Cos'è, davvero, l'integrazione dei migranti? Riflessione di Aldo Giovannini © n.c.
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Ho letto sul nostro Sito molti servizi riguardanti i migranti, le altre etnie, i motivi di questa ondata di uomini e donne che lasciano la loro terra verso l’Europa con la speranza di trovare una vita migliore, chi li aiuta, chi li accoglie, cosa fanno, cosa non fanno e il tutto il resto che ne segue. E qui tutto bene, ci mancherebbe. Alcune nostre deduzioni che seguono tante altre. Ieri ho visto don Pasquale Poggiali, mi ha salutato con difficoltà visto e considerato che un occhio, dopo una malattia presa in Africa non ci vede più (celebra la Messa con una grosso tablet d’ingrandimento) e l’altro comincia ad affievolirsi, seguitando però nella sua strada di aiuto a quelle misere popolazioni da 40 anni, mentre giovani virgulti ivoriani se ne stanno a bighellonare nel casamento della stazione ferroviaria di Borgo San Lorenzo. Forse se restavano accanto a Don Pasquale in Costa d’Avorio per aiutare il loro paese a progredire ed andare avanti sarebbe stato meglio, molto meglio, invece di andare ad ingrassare cooperative e similari associazioni. Ma vado al mio pensiero, che sarà o meno condiviso, non importa, poiché in piena democrazia il libero pensiero è sacro. In queste ultime due settimane, si sono svolti al Centro Giovanile del Mugello di Borgo San Lorenzo i giochi del “Settembre Giovanile” ideato nel lontano 1954 dai salesiani per allietare le giornate dei ragazzini, e in tutti quei giorni, dato che giocano due mie nipotine, ho visto centinaia di persone, moltissime famiglie, un numero incredibile di bambini, ragazzini ed adolescenti e anche giovani, che si sono susseguiti a sfidarsi nelle tante discipline sportive o ricreative che erano in programma. Ebbene, non ho mai visto una famiglia islamica, dico una, nemmeno l’ombra; eppure i loro bambini - ed a Borgo ce ne sono tanti - agognerebbero giocare con i loro coetanei di età e di sesso, i bambini sono bambini in tutti i luoghi e in tutte le latitudini. Ripeto nemmeno l’ombra, nemmeno per sbaglio, salvo qualche piccolino di colore, come si suol dire, che è stato però adottato da tempo da alcune famiglie borghigiane. Il gioco, lo stare insieme, condividere momenti felici, chiassosi, è la strada che porta all’integrazione; una mamma parla con l’altra mamma, un babbo parla con l’altro babbo, ma purtroppo questo è un tabù, non ne vogliono sapere, guai andare al Centro Giovanile o in altro luogo similare. Non invento niente. Basta osservare, guardare, ponderare. Mi si dirà che a scuola qualcuno sta insieme. Gioco forza! La scuola è obbligatoria. Tutto questo senza pregiudizi. E’ un peccato, un grande peccato! Molti si sciacquano la bocca con la cosidetta “integrazione”. Un amico, di idee prettamente di sinistra, non ha avuto timore nel dirmi al Centro Giovanile, parlando appunto di queste cose, che non c’è niente da fare, perché della nostra cultura, della nostra tradizione, della nostra secolare cristianità, non ne vogliono assolutamente sapere, anzi ne sono nemici, acerrimi nemici. Ma quando c’è da chiedere qualcosa allora sono i primi a far la fila in Comune o in altri posti. Come faccio a dargli torto? Basta così la mia è semplicemente una constatazione, in un periodo particolare della vita sociale e civile del nostro paese; nient’altro. Ognuno in piena libertà di coscienza, come sopra scritto, ne trarrà le sue conclusioni.

 

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Commenti 19
  • Paolo

    Mi dispiace dirlo ma purtroppo avete scoperto l'acqua calda... analisi perfetta, ma pensate che qualcuno intervenga ora? Pensate che qualcuno di loro legga questo articolo e gliene importi qualcosa di cosa pensiamo noi? Troppi interessi in ballo....troppi soldi che qualcuno si intasca....troppo menefreghismo da parte delle istituzioni, quelle vere! Non hanno mai voluto integrarsi e si pensa che continuando ad accoglierli in qualsiasi posto o luogo cambino idea..? Mah....

    rispondi a Paolo
    ven 22 settembre 2017 11:53
  • renzo

    Carissimo Aldo, il tuo articolo sull'integrazione dei migranti, non pu esimermi dal complimentarmi con te. Hai toccato un argomento tab che pu essere affrontato solo a condizione di rimanere rigidamente in luoghi comuni come: -> anche noi dobbiamo cambiare per integrarci ( via crocifissi e feste religiose, via il maiale dalle mense scolastiche ecc.) -> la maggior parte dei musulmani sono moderati (la loro partecipazione a manifestazioni di solidariet post terrorismo praticamente inesistente nonostante gli sforzi). -> i migranti, meglio definirli tutti profughi e disperati inseguiti da guerre e fame. -> non abbiamo limiti di accoglienza in Italia, prendiamo tutti quelli che si presentano. Lo sconfinamento anche minimo da questi paletti, ha finora provocato reazioni automatiche con accuse genericamente gravi di fascismo e razzismo, segno evidente che escluso si possa analizzare razionalmente e consapevolmente la realt

    rispondi a renzo
    mar 19 settembre 2017 11:36
  • renzo

    dei fatti. Tu oggi hai toccato con pacatezza il tasto giusto, hai parlato di integrazione e del significato della parola, hai semplicemente narrato quello che vedono tutti in Mugello: una massa di giovanotti, ben nutriti e vestiti, con smartphone Samsung da circa 500 schede sim pagate, biciclette, lavanderia ecc. che invitano gli amici rimasti a casa a raggiungerli nel paese del Bengodi. La loro presenza sarebbe indispensabile nel loro paese per favorire lo sviluppo economico e la democrazia. Vengono in buona parte da Ghana, Guinea, Costa d'Avorio, Senegal, Camerun, Nigeria. Paesi che non sono in guerra, tanto che, in media, solo il 10% degli sbarcati ottiene il riconoscimento dello stato di profugo. Ma nessuno sar rispedito indietro.Per un paio di anni saranno mantenuti come villeggianti, poi diventeranno immigrati senza permesso di soggiorno e ingrosseranno le fila di venditori abusivi, spacciatori e, nel migliore dei casi, di lavo

    rispondi a renzo
    mar 19 settembre 2017 11:36
  • renzo

    ratori a nero sfruttati o nullafacenti mantenuti dai sussidi pubblici pagati con le tasse dei lavoratori e dei pensionati (vedi il prossimo reddito di inclusione) Proprio oggi Il Giorno pubblica i risultati di una indagine svolta su 500 migranti secondo la quale oltre un terzo degli intervistati rifiuta di adottare i nostri stili di vita. Vedo ad ogni ricorrenza della festa islamica del sacrificio un camion caricare pecore legate per le zampe. Saranno sgozzate fino a morire dissanguate. Da noi, nella nostra civilt, gli animali vivi devono essere trasportati seguendo precise regole di legge, macellati solo al macello pubblico con la supervisione del veterinario. Chi sgozza le pecore da noi segue le nostre leggi o non controlliamo e lasciamo correre in nome di una integrazione sbagliata e a senso unico? Io spero che da noi non si accetti l'esistenza di fatto di un'area franca di illegalit per eseguire pratiche che la nostra etica defini

    rispondi a renzo
    mar 19 settembre 2017 11:36
  • renzo

    sce barbare e pericolose per la salute dei cittadini. Una volta chiarito questo, io sono per la concessione di ogni diritto, cittadinanza compresa, a tutti coloro che lavorano, pagano le tasse, rispettano le leggi del nostro paese e, conservando la loro, condividono la nostra cultura. Sono avverso a che il nostro paese continui a subire una invasione di persone che, in maggior parte, vengono da noi per vivere semplicemente meglio che a casa loro. Credo che nel mondo ci sarebbero circa sei miliardi di persone che potrebbero farlo e noi gi spendiamo gi 4 miliardi di euro, abbiamo riempito alberghi e caserme e i ferrovieri che fanno sosta a Borgo vanno a dormire in albergo a Ronta perch anche il loro dormitorio occupato da richiedenti asilo. Patria non dove si vive bene e dove si trova rifugio. Patria viene da "Terra dei padri" e in senso moderno, fuori da ogni retorica ottocentesca e fascista, il luogo dove si condivide una storia e

    rispondi a renzo
    mar 19 settembre 2017 11:36
  • renzo

    una cultura che sono un continuo divenire ma poggiano su basi solide e consolidate e sui sacrifici e le sofferenze di intere generazioni che hanno conquistato libert e diritti. Grazie per aver pubblicato il tuo punto di vista.

    rispondi a renzo
    mar 19 settembre 2017 11:36
  • Carlo

    Grande Aldo, da sempre attento e riflessivo cronista e analista dei fatti del suo (nostro) Borgo, e non solo... ti vedrei bene anche come candidato Sindaco, alla guida del nostro Comune; sarebbe sicuramente una lista Civica forte, molto forte...(e non sto scherzando...), chiss....!!

    rispondi a Carlo
    mar 19 settembre 2017 11:02
  • Joseph Porta

    Giovannini ha messo il dito sulla piaga essi non vogliono integrarsi.. VOGLIONO tutto senza dare niente molte volte con maleducazione e violenza non vogliono lavorare non rispettano il nostro modo di vivere ma impongono il loro il perch lo sappiamo tutti fanno figli e vorrebbero farli campare a noi come campiamo loro.. Ma sono loro come il popolo Italiano sfruttati dalle lobby mafiose e politiche che hanno potere in Italia e si arricchiscono sulla loro pelle e sfruttando il lavoro e le tasse dei contribuenti Italiani .. L'INVASIONE STATA PROGRAMMATA E TUTTORA IN ATTO PERSONALMENTE LO DICO DA DIECI ANNI FIN DAI PRIMI IMMIGRATI ALBANESI E MI SONO PRESO DI RAZZISTA E FASCISTA :: Per difendere me stesso la mia ITALIA la nostra cultura e civilt sono pronto ad ogni offesa e battaglia se necessario ..Ringrazio Giovannini per aver detto una verit al popolo del Mugello anche se ci saranno i soliti contestatori che grideranno razzisti e fascisti

    rispondi a Joseph Porta
    mar 19 settembre 2017 04:11
  • Sergio

    Prendo atto..in effetti avevo scritto male la mail....Grazie per la precisazione

    rispondi a Sergio
    mar 19 settembre 2017 03:43
  • riccardo

    Se tutti gli scrittori fossero come lei anche anche senza un G il Mugello sarebbe pi semplice e pi umile. Grazie di cuore per tutto quello che fa e che scrive a testa alta. I diversi Dario Fo convertiti gli lascio alla repubblica sociale.

    rispondi a riccardo
    mar 19 settembre 2017 01:40
  • Saverio Zeni

    Gentile Sergio, il suo commento in fase di moderazione, poich esso stato inserito con l'indirizzo email [email protected]. Tutti i commenti provenienti da indirizzi email nuovi (quindi non verificato) vengono messi in moderazione. Purtroppo nell'inserimento del suo commento ci deve essere stato un errore nella digitazione del suo indirizzo email. Pertanto nessuna censura ma solo un suo errore nella digitazione. Provvediamo a correggere l'errore e pubblicare il commento.

    rispondi a Saverio Zeni
    mar 19 settembre 2017 01:01
  • Giuseppe

    Grande Giovannini,come sempre. Educazione,rispetto,semplicit, senza irridere e offendere nessuno.

    rispondi a Giuseppe
    mar 19 settembre 2017 11:40
  • Sergio

    Ho scritto un commento sull'argomento che era di critica al Sindaco di Borgo San Lorenzo per la sua politica verso i migranti. Non lo avete pubblicato...il commento non conteneva offese o parolacce...mi spiegato perche la non pubblicazione?...oppure il sindaco non si pu criticare?....

    rispondi a Sergio
    mar 19 settembre 2017 10:42
  • Stefano

    leggo su facebook le sottigliezze di tanti professorini che non trovano di meglio che offendere senza andare al nocciolo del problema. E' una realt che non si pu sottovalutare e il giornalista ha pienamente ragione.

    rispondi a Stefano
    mar 19 settembre 2017 09:32
  • Sergio

    Grazie al Sindaco Omofoni siamo in questa situazione. A lui bastato qualche articolo sul giornale ed una comparata in televisione per farsi pubblicit...forse far carriera...a noi sono rimasti i problemi di convivenza...e ancora non siamo a niente. Grazie Sindaco

    rispondi a Sergio
    mar 19 settembre 2017 06:43
  • Lando Lnt

    Questo articolo va condiviso, il suo pensiero rispecchia una analisi della quotidiana verit che chiara tutti coloro che hanno capacit di vedere e sentire. Sentire la pesante atmosfera che si respira anche qui nel Mugello, cercando di condividere la preziosit e bellezza dei nostri usi e costumi e dei nostri averi con una massa imponente di persone straniere che pretendono di vivere in mezzo a noi, ma evidentemente senza mostrare apprezzamento delle nostre tradizioni e dei nostri valori. Una 'comunit' parallela, fatta sopratutto di islamici, che tutti noi, in cuor nostro, sappiamo cosa sta facendo e come si sta trasformando. Sappiamo tutti che pi passa il tempo (se il tempo passa cos) e pi saranno un problema. Sar un problema sicuro continuare a vivere seguendo le nostre tradizioni, perch inevitabilmente andremo a scontrarci con quest'altre comunit, che forti di un numero sempre pi consistente e fomentati sempre dalla solita fo

    rispondi a Lando Lnt
    lun 18 settembre 2017 08:48
  • Lando Lnt

    rza politica che da subito li ha sostenuti e protetti, andranno a pretendere di instaurare le loro regole difficili davvero da digerire, a casa nostra. Lo vedete benissimo anche da voi, gli stranieri che davvero si vogliono integrare, hanno un certo aspetto, hanno un certo sguardo, hanno una predisposizione all'apertura mentale, all'accettazione di una convivenza che sar facilmente gradita e non difficile da mantenere. Perch chi persona buona e gentile, da noi trova amicizia e casa. Sempre stato cos. Ed in quel caso, anche un piacere accoglierli e condividere quello che la nostra civilt ha guadagnato dopo molte lotte e sacrifici. Per sempre parlando di proporzione di numeri accettabili; invece in Italia, lo capisce chiunque, in corso da molto tempo una imponente invasione. E milioni di stranieri in pochi anni davvero impossibile integrarli tutti e si genera il caos.

    rispondi a Lando Lnt
    lun 18 settembre 2017 08:48
  • MARIA

    Al parco della Misericordia sembra che ci sia un muro. Noi di qu e loro di l, senza un mino di approccio. Niente

    rispondi a MARIA
    lun 18 settembre 2017 06:39
  • CARLO

    Caro Giovannini, analisi perfetta, non pende un pelo

    rispondi a CARLO
    lun 18 settembre 2017 06:22