
Che si prenda esempio, nei palazzi della politica romana, dal consiglio comunale di Borgo San Lorenzo, dove maggioranza e opposizione, sinistra e destra, hanno votato all'unanimità, tutti insieme come fossero una cosa sola, per ospitare a Borgo la Fiera Agricola Mugellana. Oggigiorno, visto anche il melodramma del consiglio di Impruneta dello scorso 29 aprile, trovare d’accordo maggioranze e opposizioni risulta più difficile che far pronunciare un congiuntivo corretto a Rita De Crescenzo.
Ovunque ci sono spaccature, viviamo ormai in una società talmente polarizzata che perfino il dibattito tra i fan delle patatine e quelli dei Fonzies rischierebbe di esplodere in una guerra civile. Magari si potrebbe partire proprio da Borgo San Lorenzo per sperimentare una metodologia di politica istituzionale di comune accordo. La immaginiamo già: votare all’unanimità che viale della Repubblica, per metà, sia Repubblica Italiana e l’altra metà diventi Repubblica Sociale. Viale della Resistenza, per metà rimane tale e quale e l’altra metà diventa Viale della Marcia su Roma. Viale Europa Unita potrebbe essere diviso e chiamarne una metà Viale No-Euro. E se proprio vogliamo esagerare, metà di Viale della Tintoria potrebbe trasformarsi in via della Lavanderia a gettoni.
Fabio Buffa