
La storia di una delle più tremende pagine dell’ultima guerra mondiale (1940/1945), cioè la tragedia che andò incontro l’Armata Italiana sul fronte russo, che causò la morte di migliaia e migliaia di soldati italiani, moltissimi dei quali non sono più tornati, dispersi in quelle immense steppe e sepolti in fosse comuni, è stata portata alla luce lunedì 18 febbraio 2019, durante un convegno organizzato dal Lions Club Mugello nei locali della Porta di Levante a Vicchio di Mugello.
Presenti soci, amici ed ospiti, il presidente Fabio Bedeschi, con il preciso coordinamento di Antonio Venturini, ha presentato i tre relatori (Luca Banbagiotti Alberti, Manuel Noferini e Filippo Spadi), facenti parte dell’Associazione Gotica Toscana Onlus, che hanno voluto denominare questa serata sul tema “Riportiamoli a casa – il dramma della ritirata di Russia del gennaio 1943”, che vide oltre 100.00 mila soldati dispersi.
Il tutto iniziò durante una riunione dove i “gotici” (simpatico appellativo attribuito ai membri dell’Associazione mugellana) decisero di intraprendere questa incredibile pagina umana, dopo che era giunta la notizia che nei paraggi della città di Kirov, a 900 chilometri ad est di Mosca, era stata ritrovata una enorme fossa comune piena di soldati.
I tre relatori, ognuno nel suo specifico settore, hanno portato a conoscenza di questa nobile iniziativa; prima tutto la completa organizzazione per raggiungere Kirov, quindi una nitida, anche se breve anamnesi, di quella che è stata la guerra in Russia della nostra Armata, ed infine i lavori di recupero di quello che resta nella terra dei corpi dei soldati italiani in questa grande fossa comune.
Le parole dei tre relatori, sono state seguite con una profonda attenzione, momenti di grande emozione e commozione (accanto a noi avevamo un amico che un suo pro zio non è più tornato dalla Russia), segnatamente quando sono stati fatti visionare due video sulla storia dell’Armata e sui lavori di ricerca nella fossa comune di Kirov, con tutte le difficoltà facilmente intuibili.
Al termine molti presenti hanno voluto porre tante domande ai bravissimi relatori, e se anche l’ora era tarda, il tema era così avvincente e di grande umanità, che nessuno, dico nessuno, non si è spostato di un dito; tutt’altro.
Ci sarebbero da scrivere tante cose ancora, ma vogliamo ricordare a tutti i nostri lettori, che è stato stampato un piccolo libretto (Le Fosse di Kirov – 74 pagg. 60 immagini - € 10) a cura di Manuel Noferini, dove possiamo comprendere tutto il percorso che è stato intrapreso da questi coraggiosi per arrivare ad un così alto e nobile gesto, nel tentativo cioè di “riportare a casa” i nostri sfortunati soldati mandati alla sbaraglio e alla morte di una guerra assurda.
In un passaggio si legge: “ … che altro aggiungere? La missione ha lasciato il segno in chi vi ha partecipato. Lavorare in ambienti simili, in condizioni difficili e disagiate, tira fuori il meglio e anche il peggio dalle persone. Così in pochi giorni, è possibile imparare a conoscere gli altri come spesso non si riesce in anni di frequentazione. A Kirov si sono formati legami stretti e sinceri di amicizia e fratellanza; è stata una esperienza umana, molto intensa e di crescita interiore che nessuno potrà mai dimenticare “. Il libretto è in vendita presso la sede di Ponzalla e il ricavato servirà per finanziare in futuro altri momenti in terra di Russia. Dalle colonne di OK!|Mugello e facendoci interpreti di tanti lettori, inviamo agli amici dell’Associazione Gotica Toscana onlus, i nostri complimenti ma più che altri i nostri ringraziamenti.
Marcello
Un grosso plauso a queste persone. Bravi!!
GILBERTO
Davvero commovente