
Tebaldo Lorini; una penna che da anni indaga gli aspetti del Mugello attraverso la cucina; e non solo. Nato nel 1943 a Borgo San Lorenzo è prima di tutto un amante del Mugello e della sua terra; che in questi anni ha generosamente raccontato in libri e pubblicazioni.
E, grazie ai suoi scritti, oggi nasce una nuova rubrica di OK!Mugello: ‘Dai libri di Tebaldo. Ricette (e non solo) dal Mugello’. La nuova puntata, questa settimana dedicata ad un taccasana, molto utilizzato in passato: l'Aglio.
Zuppa all'Aglio
Non so se oggi, nello zaino del pellegrino, vi è posto per l'aglio, assiduo compagno di quei pellegrini medievali che andavano da un monastero all'altro. Pane e aglio era il piatto forte per un giorno di cammino. Bruschette primitive sgranocchiate finchè i denti lo permettevano addormentandosi sotto le stelle o sul pagliericcio di un convento. La grande quantità di aglio consumata dava al viandante un suo odore particolare e inconfondibile. L'odore dell'aglio e quello del pezzente erano identici.
Nel medieovo l'aglio, oltre ad essere la spezia dei poveri, assunse anche un grande valore medicinale. Per il suo valore antisettico, anche se con poco successo, fu l'arma usata contro la peste bubbonica. L'aglio mescolato all'aceto fu l'unico disinfettante usato.
La Ricetta
10 spicchi d'aglio
3 tazze di farina integrale
2 litri di brodo vegetale
2 uova
5 cucchiai di passata di pomodoro
peperoncino
olio extravergine di oliva
Stemperare in un tegame oleato la farina e farla appena tostare a fuoco bassissimo con tre spicchi d'aglio schiacciati. Aggiungere il brodo caldo e la passata di pomodoro. Continuare la cottura lentamente mescolando spesso e aggiungendo gli altri spicchi d'aglio, il peperoncino e un pizzico di sale. Cuocere ancora per altri dieci minuti circa, alla fine aggiungere le uova sbattute, condire con olio di frantoio e servire calda.
Da Tebaldo Lorini, Il Cuoco e la Fame