x
OK!Firenze

L'Arte il Mugello. Intervista a Paolo Marini dopo le sue conferenze

  • 274
L'Arte il Mugello. Intervista a Paolo Marini dopo le sue conferenze L'Arte il Mugello. Intervista a Paolo Marini dopo le sue conferenze © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

Negli ultimi tempi, diciamo dalla tarda primavera dello scorso anno, nelle sale del Museo della Casa di Giotto, nello spazio antistante il pergolato e nel giardinetto retrostante, oltre alle tradizionali manifestazioni artistiche con mostre personali, mostre collettive e scuola di pittura, disegno ed intaglio, sono state ben organizzate anche alcune iniziative di carattere culturale, musicale e letterario e non per ultimo storiche, che hanno catturato la simpatia e l’attenzione di tante persone, che nel tempo si sono portate in quel bellissimo lembo di terra mugellana, com’è appunto San Martino a Vespignano la terra natia di Giotto.

Uno dei questi “medaglioni” storici sono state le quattro conferenze del collega scrittore e giornalista Paolo Marini, il quale amante com’è della terra mugellana segnatamente negli aspetti artistici, ha voluto, con grande capacità ed altrettanta caparbietà, nel riportare alla luce una cerchia di artisti fra il XIII e il XX secolo, non molto conosciuti, ma che hanno lasciato un profonda impronta della loro indubbia bravura, ingentilendo ed impreziosendo Pievi, grandi Chiese, Santuari ed Oratori del nostro territorio.

Di questo abbiamo scambiato con Paolo quattro chiacchere, quasi subito dopo l’ultima sua conferenza quando davanti a moltissime persone chiuse in crescendo (spero tanto che gli assessorati alla cultura dei comuni del territorio non lascino nulla di intentato per ospitare Marini nelle loro appropriate sedi), meritandosi quel plauso, dopo non poche amarezze, davvero meritato.

“ - Allora Paolo, come ti è venuta questa idea “. “- Per l’amore che porto per l’arte, mi ero ripromesso di andare alla scoperta e alla riscoperta di tanti artisti cosiddetti inferiori, ma che hanno alle spalle una vita intensa, molti dei quali chiamati a lasciare in tantissimi edifici sacri bellissime e significative testimonianze, sia in tela che su tavola,  in tutto il nostro territorio “-.

“- Ma già li conoscevi questi artisti? Come hai svolto le ricerche? –“. “ – Ovviamente andando nelle Chiese, prendendo appunto delle opere esistenti, quindi ricerca negli archivi parrocchiali, comunali, statali, insomma in tutti quei meandri dove potevi raccogliere notizie. E tu che mi intervisti sei stato il primo a mettermi sul tavolo copiose e preziosissime notizie –“:

“ – Mi vuoi riassumere, anche se brevemente, le quattro giornate alla Casa di Giotto! –“ “ - Riassumiamole: nella prima ho fatto un tributo a Gaetano Milanesi che fece riscoprire Bernardo Daddi (Trecento) e Pietro Nelli da Rabatta, e riabilitò Andrea del Castagno (tutti e due del Quattrocento). Nella seconda abbiamo spaziato tra la splendida Pieve di San Lorenzo al Borgo ( Jacopo Vignali, che artista!), la Chiesa di Santa  Maria a Olmi e al Convento del Montesenario, per parlare tra gli altri di Matteo Rosselli, G.B. Stefaneschi, Francesco Furini (tutti del Seicento), il Bachiacca, anzi i tre Bachiacca (Cinquecento).

Nella terza abbiamo viaggiato tra Scarperia, Montefloscoli, Luco, fino a Casini della Rufina, per parlare di Andrea del Sarto (Cinquecento), del Maestro di Montefloscoli (metà Quattrocento), Giovanni Cinqui, Filippo Paladini (Cinque - Seicento)- e non solo. Finalmente nella quarta e ultima conferenza abbiamo parlato soprattutto degli artisti che furono attivi a Vaglia: Angelo Nardi da Razzo, Domenico Pugliani (a cavallo tra Cinque e Seicento), Lorenzo Lippi (Seicento), fino a Pietro Saltini (Ottocento) –“. “ - Soddisfatto del risultato?-“.

”- Sì molto, non credevo di trovarmi davanti tante persone e tutti interessate; forse l’incomprensione che ebbi con una Associazione che allestisce ed organizza queste cose, questi incontri, mi fece decidere di portare le mie ricerche storiche alla Casa di Giotto dove ho trovato tanta sensibilità ed una accoglienza superiore alle più rosee previsioni. Dopo tanto lavoro, dopo tante  ricerche sono rimasto veramente soddisfatto.

Ne approfitto della tua gentilezza - fossero tutti come te, che ti dividi in quattro pur di accontentare tantissime persone!!- per ringraziare sentitamente don Maurizio Tagliaferri pievano di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo, don Giuliano Landini pievano di San Giovanni Battista a Vicchio, don Aleandro Lima Gallardo, pievano di San Pietro a Vaglia, il dott. Claudio Paolini della Soprintendenza di Firenze e le studiose Anna Maria Melecrinis e Lodovica Sebregondi –“.

“- Hai idea di continuare?-“. L’appetito vien mangiando e poi ci sono tanti altri artisti di quel periodo in attesa di essere ricordati e rivalutati –“. Ed infatti in questi ultimi tempi Paolo Marini dopo essere stato chiamato a relazionare degli artisti sopra menzionati, in quattro “Lectzio Magistralis” ad una scolaresca del “Giotto Ulivi”, (…era un parente di Giotto di Bondone, ci disse un Docente del Liceo alcuni anni orsono! Mamma mia!!), i quali hanno molto apprezzato, seguendo Marini con particolare attenzione e tanta curiosità storica e artistica. Bravo caro Paolo e tanti complimenti. Prima di terminare ti ricordo che ci attende, lo sai, di  portare  a conoscenza in prima pagina quella splendida tesi di Pier Tommaso Messeri sul grande Filippo Pananti. Sarà una grande fatica, conoscendo i miei “polli” ma ce la faremo, con umiltà e semplicità.
(Aldo Giovannini)

 

 Foto 1 (in alto): Paolo Marini al centro, dopo l’ultima conferenza, complimentato da Enrico Pazzagli, Tebaldo Lorini, Aldo Giovannini e Marilisa Cantini.

 

Foto 2 (qui sopra): Paolo Marini circondato da una scolaresca dopo una delle sue quattro esauriente conferenze sui cosidetti artisti “minori”.

 

Foto 3 (qui sopra): Jacopo Vignali, uno dei tanti artisti ricordati da Paolo Marininelle quattro conferenze alla “Casa di Giotto” e successivamente al Liceo “Giotto Ulivi”.

 

Foto 4 (qui sopra): Una immagine inedita; il volto di Jacopo Vignali

 (Foto  cronaca  di A.Giovannini)

 

Lascia un commento
stai rispondendo a