Sabato scorso 8 giugno dell’anno 2013, il Mugello in generale e Borgo San Lorenzo in particolare, hanno vissuto una straordinaria giornata, segnatamente per tutti coloro che sono appassionati di motociclette in modo speciale delle leggendarie e mitiche Harley Davidson; sembrava di vivere certe scene di famosi film americani degli anni ’50, quando bande scatenate di motociclisti sulle loro monumentali moto giravano in lungo e in largo nelle interminabili strade americane fermandosi nei vari villaggi e paesi. Questo raduno organizzato da quattro “innamorati… persi” delle H.D., tutti mugellani e precisamente Luca Spoglianti, Enzo Baiona, Claudio Deluna e Riccardo Ferri (da non dimenticare Taddeo Rossi), poiché non esiste in loco una vera e propria associazione (tipo Club….), se non una amicizia nata da una passione in comune, ma anche una certa dose di pazzia! - come ci diceva Luca Spoglianti - di questi ragazzi, (lui simpaticamente si esclude), che appartengono ai Chapter Firenze e Chapter Chianti (il Chapter è un motoclub di HOG ovvero il termine con cui si identificano i possessori di Harley, dall’ americano Harley Owners Group ), che ci hanno dato l' autorizzazione di fare un raduno ufficiale HOG supportandoci con materiale e personale che volontariamente ci ha dato una mano!
I raduni ufficiali sono importanti momenti di aggregazione...vuoi per mostrare la moto vuoi, per vederne di nuove, vuoi per fare amicizia e via discorrendo.. ma il raduno ufficiale .. - prosegue l’amico Luca (grande tifo del Bologna) - ha anche una valenza importante per l' esperienza nel chapter (in parole brevi frequenti raduni ufficiali, piu sali di "categoria" e ti vengono assegnate Patch ovvero le toppe da cucire sul gillet o giubbotto.... praticamente i gradi!).
Per farla breve, non ci sono tanti raduni ufficiali e a noi ce lo hanno fatto fare -“.
La giornata si è svolta con l' accoglienza dei partecipanti presso il raduno, ovvero al lago del cavallino, quindi l' iscrizione al Run ovvero al giro che si è svolto sulle strade del Mugello, passando da scarperia, Sant'Agata, Galliano, Panna, Santa Lucia, Montecarelli, le Maschere, la Cavallina e poi il lungo lago, San Piero a Sieve e infine la parata nel centro storico di Borgo San Lorenzo.
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Molti borghigiani e i moltissimi presenti (era in atto la grande Fiera Agricola Mugellana, che aveva portato centinaia e centinaia di persone da tutto il territorio), sono rimasti esterrefatti, affascinati, piacevolmente sorpresi, poichè il capoluogo mugellano non è aduso a questi raduni, a parte le autovetture d’epoca, così rumoroso ma estremamente simpatico; i commercianti hanno offerto un aperitivo e quando il corteo è ripartito al fischio prolungato del “capoccia”, il centro storico con l’antica Malacoda, Porta Fiorentina, il Corso, piazzetta Romagnoli, piazza Garibaldi, piazza Cavour, la Torre campanaria, la Torre civica dell’Orologio (qualcuno ha detto che le vibrazioni forse avrebbero rimesso….in moto l’orologio pubblico fermo da cinque mesi: vergogna!!), quando cioè è stata data tutta ”manetta”, i decibel spaccavano i timpani, sembrava di essere all’interno di una fabbrica ottocentesca con mille torni a pieno regime.
Da Borgo verso Scarperia e quindi la classica foto di gruppo dopo un giro al Mugello Circuit. “ – Penso - ci dice ancora Luca Spoglianti - che abbiamo dato un ottima vista del nostro Mugello divertendoci nell’invadere le nostre strade, i nostri paesi, i nostri sobborghi, la nostra terra”-. La serata si è poi conclusa con il ritorno a ritroso nel luogo del raduno dove una cena in “banda” e una serata di baldoria, di schietta amicizia e in allegria, si è conclusa questa intensa giornata, dove su tutto e su tutti troneggiavano questi autentici capolavori meccanici come le Harley Davidson. Alla prossima! (Aldo Giovannini)
Si entra in Borgo al Bivio per Ronta, con il fortunato pilota a contatto con due splendide ragazze.
Sotto la Torre civica dell’Orologio fra il Corso e Piazza Cavour.
Porta Fiorentina in Malacoda abbraccia i partecipanti al raduno.
Tutti in poso al Mugello Internazionale Circuit a Scarperia