Le sculture dell'irlandese Paddy Campbell a Vicchio © n.c.
Fra le tante rassegne d’arte che sono state allestite in questi ultimi tempi nel Mugello, Alto Mugello e Val di Sieve, la mostra a Vicchio di Mugello delle sculture dell’artista irlandese Paddy Campbell (nato a Dublino nel 1942), collocate all’interno dei locali della Casa di Benvenuto Cellini e nel giardinetto antistante, è senza ombra di dubbio una delle più prestigiose
che onora il comune che ha dato i natali a Giotto e all’Angelico, per averla voluta, ideata ed allestita. Se eticamente la cronaca ci impone di ricordare le fasi salienti dell’inaugurazione, con la regia della graziosa collega Violante Binazzi facente parte dello staff organizzativo dello scultore irlandese, con la presenza del sindaco Roberto Izzo, del presidente dell’Associazione “Casa di Benvenuto Cellini” Valerio Salvadori, di molti assessori comunali (Cipriani, Bacciotti, Gamberi, Pasi, etc, etc) e consiglieri di maggioranza e minoranza, oltre a numerosi artisti del territorio e naturalmente da tante persone, estimatori dell’artista irlandese e da altrettanti appassionati d’arte (da Firenze è giunto anche l’assessore Eugenio Giani), il tutto condito da un sontuoso buffet con ottime specialità locali, entriamo nel contesto dell’arte dello scultore Campbell, un “signore” nel vero senso della parola. Ci sono diversità nell’arte scultorea dell’artista irlandese e la prima cosa che ci colpisce sono le dimensioni delle opere esposte; il piccolo formato all’interno della Casa e il grande formato nel giardinetto antistante lo storico edificio vicchiese. Ebbene e lo diciamo con simpatia e senza retorica, anche perché siamo semplicemente appassionati senza possedere titoli accademici o protocollari, le prime ci hanno impressionato per la sinuità, la modellatura, il tema, la fantasia oculata e meticolosa, insomma in quei piccoli soggetti si intravede una finezza interna di una coscienza adulta e ferma. Le seconde, le opere cosidette a “misura d’uomo”, ci danno una sensazione di pura plasticità, tipica del Rinascimento; pare infatti che l’artista modelli con leggerezza la sua opera, plasmando le forme con tatto, con la paura di farle del male, con un timore reverenziale, ma deciso di uno che sa quello che vuole dire e realizzare. In questo contesto basti osservare la splendida statua raffigurante “Mata Hari”; senza parole. Una grande mostra questa dello scultore irlandese Paddy Cambell alla Casa Benvenuto Cellini a Vicchio di Mugello, una mostra che merita esser visitata, visto che chiude il prossimo sabato 24 ottobre 2010.
Galleria fotografica
Foto 1 : Lo scultore irlandese Paddy Campbell
Foto 2 : Alcune ragazze dello staff organizzativo; da sinistra Violante Binazzi (Pubbliche Relazioni), Bianca Zanieri e Anna Trapletti
Foto 3 : Una splendida opera scultorea di Paddy Campbell: “ Mata Hari”
Foto 4 : Una seconda opera di Paddy Campbell.
(Foto Paolo Marini)


