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Lectio Magistralis del prof. Bonsanti su Giotto

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Lectio Magistralis del prof. Bonsanti su Giotto Lectio Magistralis del prof. Bonsanti su Giotto © n.c.
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Un bel pomeriggio culturale, davvero caloroso, quello allestito domenica scorsa 31 gennaio 2016 dall’Associazione “dalle Terre di Giotto e dell’Angelico” presso la Casa di Giotto a Vespignano, in occasione di una interessante conferenza intitolata “Giotto dopo la mostra di Milano Expo”, a cura del prof. dott. Giorgio Bonsanti,  illustre personaggio di cultura internazionale già dal marzo 1988, nominato Soprintendente dell'Opificio delle Pietre e Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, raggiungendo il grado di Dirigente Superiore nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È rimasto Soprintendente dell’Opificio fino al marzo 2000, promuovendo l’Istituto ad importante realtà internazionale, quindi altre cariche come del resto abbiamo già pubblicato in un precedente articolo di presentazione di questa conferenza. Alla presenza di un numeroso ed attento pubblico, il prof, Bonsanti dopo aver parlato di tante opere giottesche in territorio nazionale e di alcune mostre d’arte allestite in grandi città europee e negli Stati Uniti d’America, parlando sulle opere ivi esposte aiutandosi con un video per far meglio visionare ed entrare nel contesto del tema, è poi entrato a dissertare dell’ultima esposizione mondiale giottesca avvenuta nei mesi scorsi a Milano in occasione dell’Expo, allestita nel Palazzo Reale, visitata da migliaia di persone di tutto il mondo di cui Giorgio Bonsanti ha fatto parte del prestigioso comitato scientifico unitamente ad Antonio Paolucci,   Cristina Acidini, Davide Banzato, Caterina Bon Valsassina, Gisella Capponi, Marco Ciatti, Luigi Ficacci, Cecilia Frosinini, Marica Mercalli e Angelo Tartuferi. Come è noto le opere esposte erano 13 opere, di diverse provenienze, riunite per la prima volta in un'unica esposizione. Vi spicca il Polittico Stefaneschi, che non aveva mai lasciato il Vaticano da quando il cardinale Jacopo Caetani Stefaneschi lo aveva donato per l'altare maggiore della Basilica di San Pietro. L'opera, in seguito trasferita nei Musei Vaticani, e la relativa donazione, sono menzionate nel Liber Anniversarium della Basilica, in occasione del necrologio per la morte del Cardinale, avvenuta nel 1341. Sulla fronte anteriore del polittico vi sono San Pietro con due coppie di santi a lato. Al centro è dipinto Cristo in trono e a fianco appaiono le raffigurazioni dei martiri di San Pietro e di San Paolo. Nella predella sono infine rappresentati la Madonna in trono e altri santi. La rassegna vuole offrire una panoramica cronologica dell' attività dell'artista fiorentino in diverse zone d'Italia. Si inizia con il frammento della Maestà della Vergine di Borgo San Lorenzo nel Mugello, collocato all’interno della Pieve, dopo essere stato custodito per 600 anni dell’attiguo Oratorio di Sant’Omobono; la Madonna di San Giorgio alla Costa documentano il periodo in cui Giotto si stava affermando ed era impegnato tra Firenze e Assisi; vi è quindi il nucleo della Badia Fiorentina, con il polittico dell'Altare Maggiore, attorno al quale sono ricomposti alcuni frammenti di decorazioni in affresco dello stesso Giotto. L'attività a Padova è documentata dalla tavola con Dio Padre in trono, proveniente dalla Cappella degli Scrovegni. Seguono il polittico bifronte destinato alla cattedrale fiorentina di Santa Reparata. Il percorso espositivo prosegue con due opere della parte finale della carriera di Giotto: il polittico di Bologna, che il maestro dipinse in questa città, al ritorno in Italia da Avignone, dove era stata trasferita la corte papale; il polittico Baroncelli, dall'omonima cappella della chiesa fiorentina di Santa Croce. Per l'occasione, a questa opera viene ricongiunta la cuspide raffigurante il Padre Eterno, conservata nel Museo di San Diego, in California. L'impiego di particolari tecnologie fotografiche, usate in occasione di un recente restauro, permette infine una visione dei dipinti murali che Giotto realizzò in Santa Croce per la Cappella Peruzzi. Ecco in questo contesto il prof. Bonsanti, spiegando all’attento uditorio, opera per opera, ne è venuta fuori una “Lectio Magistralis” davvero straordinaria, quindi una grande soddisfazione morale per il Mugello, per il suo piccolo frammento giottesco, unico dipinto nella terra natia del Sommo Artista. Il prof. Bonsanti ha risposto anche a diverse domande del pubblico presente, il tutto sottolineato da scroscianti applausi. Lo ripetiamo un gran bel pomeriggio culturale in quel di Vespignano, con un interlocutore di fama mondiale, quindi un prestigio e una grande soddisfazione per gli amici dirigenti dell’associazione “ dalle terre di Giotto e deln’Angelico” per questa loro attività. Il prof. Giorgio Bonsanti mentre parla del frammento giottesco della Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo. Un particolare delle salette delle conferenze della Casa di Giotto durante intervento del Prof. Giorgio Bonsanti. Una grande soddisfazione morale per il Mugello. Visto la riuscita delle ultime conferenze gli amici dirigenti dell’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico” attendono tutti gli amici, i soci, gli artisti e gli estimatori a questa tematica importante e interessante.

 

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