L'orrore dell'inutile strage. Aldo Giovannini racconta la mostra di Marta Morolli © n.c.
Un'appendice molto significativa questa mostra personale dell’artista mugellana Marta Morolli, conosciuta e stimata ormai da tanti anni, poichè l’atrio del palazzo Municipale di Borgo San Lorenzo, aprì martedi 23 ottobre2018, le manifestazioni e gli eventi in occasione del 100° anniversario del termine della Prima Guerra Mondiale (1918/2018), con una mostra di pannelli inerenti alla Grande Guerra a cura dell’Esercito Italiano, il palazzo municipale dicevamo chiude il cerchio con questa rassegna di volti di Marta Morolli, che ricordano appunto quella che fu “una inutile strage” come disse Papa Benedetto XV nel 1915. Nonostante che sabato scorso 10 novembre 2018 ci siano stati una infinità di eventi concomitanti, molto pubblico ha presenziato all’inaugurazione della mostra, presenti fra gli altri (familiari, amici, estimatori) anche il sindaco Paolo Omoboni, che ha avuto parole di ricordi della guerra con tutte le sue tragiche sfaccettature, l’assessore alla cultura Cristina Becchi, l’amico e collega Riccardo Benvenuti, il quale nel suo intervento ha avuto delle belle parole di tutto quello che è stato il contesto tragico della guerra con risvolti positivi verso l’iconografia che Marta Morolli ha realizzato nei suoi cinque grandi pannelli che ha presentato ai visitatori. Anche la stessa artista ha letto, in certi momenti anche con emozione, quello che poi è stato riportato sul catalogo, cioè il significato dei pannelli dove cono impresse venticinque finestre per indicare i vuoti lasciati da ognuno di loro, simboleggiando i congiunti sofferenti seppelliti dal dolore, dato che ogni pannello ha le misure di una tomba. Ricordando i nonni, Marta conclude “ che entrambi i nonni hanno avuto l’avversione per questa guerra, per questo orrore, e ne sono orgogliosa. Orgogliosa di quando uno di loro, alla domanda di mia sorella “Nonno hai mai dovuto sparare a qualcuno? Rispose: Grazie a Dio no! - ”. Bello, molto bello. I volti impressi con accanto frammenti di lettere d’epoca, sono l’esatta testimonianza di momenti tragici, di espressioni di dolore, di occhi sbarrati, di pianti dirompenti, di urla al vento, di lacrime che cadono copiose; sono le sensazioni che colpirono migliaia di persone aventi i loro cari sul fronte di guerra. Marta Morolli ha impresso questi volti con un tocco di umanità, scegliendo nella tavolozza i colori adatti, ma più che altro la mano si è posata dove la coscienza gli imponeva il ricordo di una parentesi storica che l’Italia a vissuto e dopo tanti lutti, fortunatamente anche vinto. Bava, non c’è che dire, davvero brava. La mostra che potrà essere visitata durante l’orario di apertura del Palazzo Comunale si chiuderà il prossimo sabato 17 novembre 2018. (Foto cronaca di A.Giovannini)



Saverio Zeni
Giunge in redazione il ringraziamento di Marta Morolli che volentieri pubblichiamo:
emanuela periccioli
Grazie all'artista Marta Morolli, grazie per il dono di espressioni dal segno dettagliato, per i colori sapientemente sfumati di quei volti intensi e realistici, esasperati da una atroce sofferenza. Sguardi e grida di dolore che ci permettono di riflettere con profondit sul valore della PACE oggi, ricordando quanta spesso inutile sofferenza abbia comportato e comporti la guerra. Un ringraziamento profondo
Ugo
Ancora non ho sentito nessuno dire che ha vissuto una guerra e che stata bellissima,segno evidente che giuste e sbagliate sono tutte brutte ,specialmente per chi costretto a farle. La prima guerra mondiale alla luce di analisi ,considerazioni,documenti ,mostra sempre pi la sua inutilit.Nel 1914,in Italia eravamo al 70% di analfabeti,le cospirazioni politico economiche ebbero buon gioco a gestirne gli eventi. Unica cosa che potremmo dire :fu fatta l'Unione degli italiani .Tutti insieme ,al fronte a cercare di capirsi con una sola lingua,l'italiano. Ben vengano opere dove si mostrano animi e sensazioni che gli artisti riescono a trasmettere con abilita' e sensibilit rare. un altro passo a scoprire tanti lati oscuri conosciuti ma taciuti volutamente. Adesso dopo tanto tempo cerchiamo di conoscere la "vera storia ". Grazie a chi si adopera come in questa occasione ,un augurio a ben proseguire. Ugo
Maria
Brava Marta nella pittura, bravo signor Aldo nella critica recensiva.
paola
Ottima recensione, come sempre.