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Luglio 2024. Anticiclone africano porta caldo record al sud

Ebbene, per buona parte della prima decade di luglio a dettare legge sarà molto probabilmente il famigerato anticiclone...

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Dopo la prima ondata di calore dell'estate 2024 del solstizio d'estate, ecco la proiezione di come sarà il luglio 2024.
Doverosa la premessa che le tendenze sul medio e lungo periodo servono a fornire un'idea generale e sommaria di precipitazioni e temperature su vasta scala.
Grazie al progresso scientifico, le proiezioni stagionali sono diventate oggi un valido strumento di prognosi scientifica, con decisivi contributi nella valutazione climatica a più lunga scadenza.

Ebbene, per buona parte della prima decade di luglio a dettare legge sarà molto probabilmente il famigerato anticiclone africano, la vasta area di alta pressione sub-tropicale, che dall'interno del Deserto del Sahara richiama aria a dir poco rovente su buona parte del bacino del Mediterraneo.
Spazio dunque a un periodo soleggiato e decisamente molto caldo con temperature diffusamente sopra le medie climatiche che potrebbero raggiungere picchi massimi fin verso i 40°C o più specie al Sud e sulle due isole maggiori.

L'anomalia che salta all'occhio riguarda le regioni del Nord, dove i valori termici si manterranno in linea con la media, confermando un trend meteo climatico in atto ormai da qualche mese (da marzo, indicativamente, con le regioni settentrionali spesso sotto mira di correnti instabili e fresche dal Nord Europa).
Attenzione, ciò non significa che sarà fresco, anzi. La media termica degli ultimi anni è molto elevata rispetto al passato, quindi il caldo non mancherà di certo.

Piuttosto, questo segnale va interpretato come un rischio elevato di precipitazioni, localmente anche intense, che vanno a mitigare le temperature.
Molto caldo al Centro Sud e isole maggiori; in media al Nord (rischio temporali)

I rischi maggiori si verificano quando, dopo un'ondata di caldo nei bassi strati dell'atmosfera, ristagnano ingenti quantità di umidità e calore.
Successivamente, al primo refolo fresco e instabile in quota i moti convettivi (aria calda che sale) favoriscono la genesi di temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandinate e in alcuni casi, più rari ma negli ultimi anni più frequenti, anche di trombe d'aria (o tornado). Insomma, i classici rovesci intensi che colpiscono spesso durante le ore pomeridiane e che durano al massimo 1 o 2 ore, interrompendo almeno momentaneamente le roventi ondate di caldo.
Su questo avremo comunque modo di tornare nei nostri prossimi aggiornamenti, per ora si tratta solamente di una tendenza a livello generale che necessita di ulteriori conferme.

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