Sulla pagina sportiva di un quotidiano è apparsa la triste notizia della scomparsa, a seguito di un incidente stradale, di Crescenzo d’Amore, talentuoso ciclista attivo tra gli anni ’90 e i primi anni 2000. Crescenzo si era distinto fin da giovane, vincendo numerose gare nel settore giovanile. Tra i suoi successi spiccano la medaglia d’argento nel chilometro lanciato e la conquista della maglia iridata a San Sebastián, in Spagna.
Passato al professionismo, ha fatto parte della prestigiosa squadra Mapei, accanto a campioni del calibro di Filippo Pozzato e Fabian Cancellara. Tra i suoi risultati più importanti ricordiamo la vittoria alla Vuelta Argentina e diversi podi nelle classiche e al Giro d’Italia.
Il ricordo di Crescenzo d’Amore ci riporta indietro nel tempo, alla sua brillante vittoria a Borgo San Lorenzo il 14 maggio 1995, quando, nella categoria allievi, trionfò al 13° Trofeo “Amilcare Giovannini”, organizzato dal Club Ciclo Appenninico 1907. Fu una giornata memorabile, ma caratterizzata da condizioni proibitive: la pioggia battente accompagnò tutta la gara, che vide al via quasi 90 ciclisti.
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Negli ultimi chilometri, tre atleti si avvantaggiarono sul gruppo: Crescenzo d’Amore, Tommaso Ancillotti del G.S. Ginestra e Roberto Lotti della S.S. Faentina di Faenza. Sul rettilineo d’arrivo, posto nel Viale della Stazione, Crescenzo si impose con una volata straordinaria.
Un ricordo malinconico per un atleta che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del ciclismo e che rimane vivo nella memoria dei tanti dirigenti e appassionati del Club Ciclo Appenninico 1907. La sua tragica scomparsa priva il ciclismo di un campione e un uomo ancora troppo giovane.