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Adeguamento indennità sindaci - assessori. Le reazioni a Barberino e a Vicchio

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La questione dell’adeguamento delle indennità, prevista a livello nazionale, era già emersa qualche tempo fa. Ora è arrivata nei Consigli Comunali l’approvazione concreta. Ma la questione ha sollevato  anche alcune eccezioni per l’anno scelta di anticipare al 2022 tale aumento di indennità. Ecco due di queste reazioni. Prima la lista Ora! Barberino:

Un intenso dibattito ha generato la decisione della Giunta di anticipare integralmente al 2022 l’aumento di indennità per Sindaco e Assessori, coperto dallo Stato in tranche graduali nel corso di tre anni. La scelta, finanziata con poco meno di 10.000 € di fondi comunali, è stata presa anche dagli altri comuni mugellani, ma non per questo ci ha convinto. Riconosciamo che ci fosse la necessità di ritoccare delle indennità ferme da troppo tempo, viste le circostanze, a nostro avviso, si sarebbero potute però confermare le somme di provenienza statale senza ulteriori incrementi.
Due documenti in discussione su nostra proposta hanno poi determinato pronunce del Consiglio in favore di un impegno per l’introduzione del bilancio di genere e per il miglioramento della comunicazione istituzionale. Infine, abbiamo interrogato l’Amministrazione sulle questioni molto sentite dalla cittadinanza dei problemi di ricezione per il segnale RAI e delle difficoltà del settore tecnico, le cui carenze di personale stanno ritardando il rilascio di pratiche edilizie e la redazione dello stesso Piano Operativo, che non arriverà in consiglio prima della primavera 2023.

Poi la lista Officina Vicchio 19:

Si è svolto martedì sera il consiglio comunale del nostro comune. Diversi i punti meritevoli di interesse. 

Iniziamo con un punto particolare che ha destato subito la nostra attenzione. In una variazione di bilancio erano presenti circa 22mila euro in uscita nel capitolo degli emolumenti a giunta e presidente consiglio. Spieghiamo brevemente: uscita che fa riferimento alla legge di bilancio 2022 con cui lo Stato ha modificato le indennità dei sindaci adattandole  in percentuale alle indennità dei governatori di regione. Si tratta di fatto di un aumento graduale che vedrà la piena formula nel 2024, ovvero a questo termine i Sindaci riceveranno il 100% dell'aumento. L' aumento graduale comporta aumenti così corrisposti: per il 2022 è previsto il 45% dell’aumento e per il 2023 il 68%. 

La legge tuttavia dispone, altresì, che dall’anno 2022, la predetta indennità possa essere corrisposta  in modo integrale: in sostanza si può applicare già dal 2022 l’adeguamento/aumento finale  previsto tra 2 anni ma la forbice non coperta deve essere sostenuta con finanze proprie, provenienti dalle casse comunali appunto. 

In commissione, insomma, il nostro gruppo aveva chiesto spiegazione su tale cifra e aveva ricevuto  risposta che si trattasse proprio di tali adeguamenti. 

Ci siamo quindi preparati per il consiglio, pronti per dar battaglia e far emergere questo punto che (nostro malgrado) rischia di aumentare il solco di distanza tra la politica e la comunità, oltre  che a incidere sulle casse comunali.

In conclusione, nonostante il nostro voto contrario, la variazione è passata con il voto dei consiglieri di maggioranza (sebbene la perplessità di alcuni di loro); a seguito di ciò la giunta si è presa "l’impegno politico" di analizzare coi tecnici il modo migliore per tornare indietro e scegliere l’aumento progressivo  nelle scadenze previste dalla legge di bilancio spiegate sopra (non intaccando così le risorse comunali). 

A questo punto non resta che sperare su questa strana promessa politica che dovrebbe invertire la variazione appena approvata.

Officina Vicchio 19

 

 

 

 

 

 

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