Mugello, terra di motori; nelle tele di Franciosi. Mostra a Scarperia © n.c.
Una mostra particolare questa volta all’interno della Vecchia Propositura di Scarperia, una rassegna pittorica, quella che presenta Gianni Franciosi, che oltre ad incuriosire gli amanti d’arte nel senso lato della parola, farà da catalizzatore per tutti gli amanti e gli appassionati dell’automobilismo, che sul territorio sono davvero tanti. Pregherei l’attento lettore di porre attenzione alla bella, significativa ed esaustiva presentazione del pittore Gianni Franciosi da parte dell’amico Guido Molinelli, per entrare nell'”io” interiore dell’artista: - Il rombo assordante dei motori, l’odore inconfondibile dell’olio, la nube di polvere e le raffiche di brecciolino schizzano come proiettili dalle ruote scatenate sul terreno dalla aggressiva potenza del motore. Sfrecciano i bolidi affrontando con spettacolari derapate le strade polverose del Mugello, piegano le moto sui tornanti del Giogo, i meccanici dalle larghe tute blu curvi sulle macchine a controllare i freni, il motore o a fare rifornimento. Come nella bella canzone di Paolo Conte sui bordi della strada gli appassionati si accalcano curiosi. Gentlemen eleganti, belle ragazze affascinanti nei loro abiti sfoggiati con malizia tutta femminile nonostante la polvere e il baccano. È però nella tranquilla e laboriosa pianura ferrarese, nel silenzio della piatta campagna e delle immobili acque di Comacchio che nasce e si sviluppa la passione di Gianni Franciosi per il disegno e la pittura. Una famiglia di appassionati musicisti; il padre invece dipinge e trasmette la passione per quest’arte al figlio che a 6 anni già esegue i suoi primi lavori. I paesaggi silenziosi della sua terra si alternano alle immagini di attraenti fanciulle in posa, elegantissime, accanto a lussuosissime fiammanti vetture altrettanto ricche di fascino. Donne e motori. Nato nel 1953 a Ferrara, Gianni manifesta già nei suoi primi lavori l’interesse spiccato, la passione e l’attrazione assoluta per quel periodo storico caratterizzato senza mezzi termini dal culto, dal mito della bellezza, dall’eleganza e dalla compiaciuta esibizione del piacere e del lusso: la Belle Époque. L’Art Nouveau, il Liberty non possono che espandere l’arte, lo stile di vita, la creatività e le passioni fino all’affascinante mondo dei motori. Arrivato nel 1988 in Mugello, terra così diversa da quella della sua origine, Gianni Franciosi trova proprio qui, nella sua terra di adozione, l’ambiente, i personaggi e gli eventi ideali per stimolare il suo istinto di artista attratto da quel periodo particolare del Novecento, dalla passione per i motori e per lo sport ad essi legato. Il diploma conseguito all’istituto tecnico completa il carattere della sua pittura e unisce la fantasia creativa e la ricchezza della tavolozza con la meticolosa cura nella riproduzione, nei minimi particolari, dei congegni e delle parti meccaniche delle auto e delle moto, protagoniste assolute dei suoi lavori. Non si riesce a scovare un errore nel modo in cui esalta la linea affascinante delle macchine e la grinta aggressiva delle moto, gioielli di eleganza al pari dei personaggi che fa muovere intorno al mondo particolare delle corse. Gianni Franciosi, porta un evento nuovo nella pittura mugellana generalmente ispirata e effettivamente portata alla celebrazione del paesaggio, della natura, del culto della vita di campagna e del lavoro nei campi. Allarga la visione e la sua testimonianza artistica a un aspetto molto particolare della storia recente e che continua tuttora a rappresentare un elemento importante della vita e dello sport nel Mugello; il mondo rumoroso ma ancora affascinante dei motori –“. La mostra sarà inaugurata martedi 1 maggio, alle ore 16, e si chiuderà domenica 6 maggio 2018. La rassegna potrà essere visitata tutti giorni dalle ore 16 alle ore 19. Tutta la cittadinanza è gentilmente invitata. Foto 1 (in alto): Uno dei dipinti presenti in mostra con la raffigurazione di una gara motociclistica d’epoca. Foto 2 (qui sopra): La locandina della mostra di Gianni Franciosi nella Vecchia Proposituira di Scarperia.
