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Mulatu, Musica & Mugello: “Eppure qualcosa si sta muovendo...” - intervista a Leonardo Baggiani

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Mulatu, Musica & Mugello: “Eppure qualcosa si sta muovendo...” - intervista a Leonardo Baggiani Mulatu, Musica & Mugello: “Eppure qualcosa si sta muovendo...” - intervista a Leonardo Baggiani
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Bassista e contrabbassista intenso e coinvolgente, insegnante e musicista, il mugellano Leonardo  “Skizzo” Baggiani è un artista eclettico e 'iperattivo', ben conosciuto nel panorama musicale indipendente fiorentino. Nella nostra intervista, ci accompagna a spasso per il suo mondo fatto di musica e libero pensiero, tra Mugello, Italia, Etiopia, Messico e Stati Uniti, perché il suo ritmico linguaggio universale non conosce frontiere e apre nuovi orizzonti verso cui guardare con fiducia.

OK : Tra i tanti progetti musicali a cui partecipi, ce n’è uno che è tutto tuo e che mi ha particolarmente incuriosito. Si tratta dei Mètché Dersché, gruppo che ripropone sul territorio il lontano Ethio-Jazz di Mulatu Astatke, il musicista etiope di scuola statunitense sul quale hai anche scritto la tua Tesi.
Come hai scoperto questo musicista e com’è nata l’idea di questo progetto?

LB : “Mulatu Astatke l’ho scoperto nel 2009 grazie a una recensione che parlava del suo album “Mulatu Astatke and the Heliocentrics : Ispiration Information”, che propone un mix tra il cosiddetto Ethio-Jazz di Astatke - una fusione tra jazz e musiche tradizionali etiopi - e la musica elettronica dei londinesi Heliocentrics.
La recensione mi incuriosì, andai a comprarmi il disco e rimasi folgorato! Non avevo mai sentito niente di simile... Del resto, è una combinazione di armonie e melodie molto particolare, che mescola la contemporaneità alla tradizione e fonde tra sé culture musicali completamente diverse: in quegli arrangiamenti ho trovato il suono urbano di Londra insieme ai suoni ancestrali dell’Etiopia, due generi lontani anni luce tra sé che riescono a convivere benissimo insieme. Da lì è nata la voglia di approfondire la conoscenza di Mulatu Astatke e, benché non abbia potuto contare neanche su una minima bibliografia ufficiale in proposito, ho scelto di scriverci la mia Tesi.
Mulatu era figlio di una facoltosa famiglia etiope ed iniziò i suoi studi per diventare aviatore a Londra, negli anni ’60. Qui, più che dallo studio, fu attratto dalle vibrazioni della musica beat e, invece che pilota, divenne un fantastico musicista! Studiò a Londra e a New York e, infine, fece ritorno ad Addis Abeba. La sua musica è rimasta contaminata da tutti i luoghi in cui ha vissuto, da tutte le culture che ha conosciuto, ed è diventata una ‘fusione’ di tutto questo. Purtroppo, dal 1974 fino agli anni ’90, durante gli anni di regime di Menghistu, Astatke si è visto costretto ad abbandonare la musica senza registrare più niente per quasi 20 anni. Oggi, invece, lo si conosce in tutto il mondo o quasi, per fortuna!”

OK : La musica, quindi, in questo caso si rivela come un 'ponte' tra culture lontane e diverse, come ogni anno ci mostra anche la manifestazione “Etnica” di Vicchio, dove vi siete esibiti proprio con i Mètché Dersché.
Oltre all’arricchimento tecnico e musicale, cos’hai riportato a casa da questo viaggio nella ‘musica di fusione’?

LB : “La musica fortunatamente è un linguaggio universale e facilita sempre la comunicazione tra mondi lontani. Tutti i tipi di musica, in fondo, nascono dall’incontro tra culture diverse, basti pensare allo stesso jazz... Io ho cercato di farne un’esperienza diretta e chiaramente, avendo avuto a che fare con tante persone e situazioni appartenenti a quel mondo, mi è nata una certa fascinazione per la cultura e le tradizioni etiopi, dove ancora purtroppo non sono stato.
Credo che l’incontro tra culture diverse porti sempre a qualcosa di nuovo, di positivo: nuovi linguaggi che danno vita a nuove forme culturali. Questo è senza dubbio un arricchimento!”

OK : Alla luce di tutto questo, dal tuo punto di vista, che ruolo dovrebbe assumere la musica nella nostra società sempre più ‘globalizzata’?

LB : “Nel 2013 la musica non ha il potere politico o sociale avuto nel passato, e credo che questo sia incontestabile; comunque, non sono un amante delle musica di protesta, a parte qualche raro caso, da Woody Guthrie alle prime canzoni di Bod Dylan e ad alcuni musicisti afroamericani degli anni ’60.
La musica, per come la vedo io, non dovrebbe assurgere ad un ruolo che non sia quello di dare una gratificazione o quello di elevare anche per un solo nanosecondo lo spirito umano: che sia il ballare, l’ascoltare in profonda devozione, l’assistere ad un concerto in cui si percepisce che in quel momento si sta creando qualcosa di unico e irripetibile, o il sentire un disco con una persona che ami.”

OK : Torniamo a te, adesso. Tra i tanti che frequenti, qual è il genere musicale più affine alle tue corde e quali i musicisti che più t’ispirano?

LB : “Come ascoltatore sono cresciuto con il rock, in seguito, come musicista, ho fatto studi jazz, e questi sono forse i generi che amo di più assieme a tutta la musica afro-americana: dal blues rurale, al soul, al funky e all’ Hip Hop.
Tra i musicisti che amo di più... potrei dirti John Coltrane, Eric Dolphy, i Beach Boys,  Bob Dylan e Tom Waits, gli Wilco, Bill Withers, Donny Hathaway, The Velvet Underground, Pixies, Pavement, Flying Lotus. Tra i bassisti, James Jamerson. Questi sono solo i primi che mi vengono in mente, potrei continuare per ore...”

OK : Come nasce la tua passione per la musica? E qual è stato il tuo percorso musicale fino ad oggi?

LB : “La passione per la musica mi è nata nell’adolescenza, forse per la sensazione di libertà che mi ha lasciato; per me la musica è tuttora legata a quel tipo di sentimento.
Ho sempre ascoltato molta musica e a un certo punto mi è nata dentro la voglia di suonare insieme con gli amici, ecco com’è andata. Poi ho iniziato a prenderla sempre più seriamente: prima mi sono iscritto a una scuola di musica, poi ho continuato da autodidatta e con lezioni private finché, a venticinque anni, mi sono iscritto al Conservatorio Jazz di Bologna, dove mi sono diplomato nel 2010. Dopo il conservatorio ho seguito per un paio di anni le lezioni del M° Ares Tavolazzi. Ares è stato uno dei miei idoli musicali giovanili - sono cresciuto ascoltando gli Area- e scoprire che è anche una persona splendida, ha alimentato ancor più la mia stima verso di lui!”

OK : Oltre ai Mètché Dersché, quali altri progetti musicali stai portando avanti?

LB : “È una bella domanda in effetti! In questo momento ho all’attivo diversi progetti musicali... Ti riassumo i principali:
I Rio Mezzanino, una formazione fiorentina di cui è uscito l’anno scorso il 2° LP: “Love is a Radio”, una contaminazione musicale che va dalla tex-mex fino al rock e al folk statunitensi;
L’ NMG Trio di Nicola Genovese, gruppo mugellano di cui è recentemente uscito il 2° cd, “Malvestito” ( NdR: a cui Ok!Mugello ha già dedicato un ampio articolo, di cui presto torneremo a parlare...);
Tutto mugellano è anche il nuovo album “Conversatorio” di Alfredo Vestrini & Alessandro Ratoci, uscito proprio nei giorni scorsi, il 12 Novembre;
Infine, con Davide Mollo alla chitarra e Donald Renda alla batteria, sono parte integrante anche dei No Ties, un gruppo di matrice R’n’B basato sull’improvvisazione, con il quale stiamo lavorando proprio in questo periodo alla produzione del primo Ep."

OK : Infine, proponiamo anche a te una domanda che ormai ricorre in tutte le nostre interviste: cosa ne pensi del binomio Musica & Mugello? Quali sono i nostri punti di forza e quali le nostre debolezze?

LB : “Il nostro punto di forza è in avvenire, mi sembra che ultimamente si stia ravvivando la situazione musicale mugellana, nonostante le tante difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la musica dal vivo. Ci sono diverse realtà sul territorio, sia pubbliche che private, che cercano di sostenere la musica live - anche quella originale e locale! -, e, grazie a queste iniziative, mi sembra che si stia creando anche una costante partecipazione di pubblico. Ci sono ancora tante difficoltà, senza dubbio, e in ogni caso, come sempre, dovremmo fare di più.
Eppure qualcosa si sta muovendo...”

 

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