Sta facendo molto discutere la previsione, contenuta nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di obbligo di green pass per il personale scolastico (qui un articolo della stampa nazionale). Ricordiamo che il personale scolastico dovrà presentare la certificazione. In caso contrario, si legge nel drecreto, “il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”. In merito al tema arriva in redazione la lettera del nostro lettore Daniele Baldoni:
Naturalmente il certificato vaccinale, o Green pass, pur sacrosanto, alla fine risulta obbligatorio, pena sospensione, solo per una categoria di lavoratori, quelli della scuola.
Dopo altri mesi persi in chiacchiere senza risolvere i veri problemi della scuola, cioè la carenza di personale, il sovraffollamento e i trasporti pubblici, ora che siamo alle porte coi sassi si pensa di risolvere tutto con questo atto autoritario.
Si badi bene. La vaccinazione anti covid per il personale della scuola è una cosa giustissima. Ma non posso non pensare che altre categorie non hanno ricevuto questa ingiunzione.
Come mai? E qui mi viene in mente la preziosa funzione di intrattenimento e badantato che svolge la scuola nei confronti dei
ragazzi a favore delle famiglie.
Daniele Baldoni