
Un'accorata lettera aperta, tanti interrogativi, tanti dubbi che meriterebbero una risposta: "Continua, dopo più di un anno, ad alzare le spalle tranquillo il nostro sindaco esibendosi in un critico doppio "Mah!" al mio insistere che la combustione di biomasse è nociva. Respinge il fatto che l'impianto produca diossina, minimizza sulla pericolosità degli altri inquinanti cancerogeni". Ecco il resto della lettera:
I dati che gli cito, pareri di oncologi, chimici, studiosi che da decenni valutano gli effetti degli inceneritori sulla salute umana, non lo convincono. Non lo convince neppure Cordella, (Responsabile del Dipartimento di Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica del Mugello) cui l'amministrazione borghigiana ha domandato un parere e che ha risposto con l'inequivocabile condanna del progetto. Buffo che il primo cittadino di Borgo, per quanto praticamente immobile al livello di azione concreta, a parole mi dica, invece, di aver recepito le preoccupazioni dei cittadini per la salute, di condividerle e di essere pronto a vigilare. Forse la maggiore disponibilità e sensibilità verso il problema si deve ai bambini che vedo seduti con lui al tavolo del ristorante in cui ci incrociamo. Mi torna in mente l'alzata di spalle del signor Ignesti, il suo darmi di "esagerata" e mi domando se, avendo figli a sua volta, magari vedrebbe e vivrebbe tutto sotto un'ottica differente. Ciò che per adesso è certo è il fatto che, evidentemente, non lo toccano gli allarmanti discorsi di Parigi, né le misure straordinarie del governo che vieta, tra le altre cose, di bruciare biomasse qualora, in periodi di mega-inquinamento come quello appena trascorso (trascorso?!magari! La parola implicherebbe una "fine" ma qui si tratta solo di una passeggera sospensione!), si sforino per troppi giorni consecutivi le soglie di legge. Soglie di legge. Soglie di legge. Come se, già in partenza, fosse accettabile parlare di un limite tollerabile o possibile per l'avvelenamento!!! Non gli ho domandato, non c'è stato tempo, se non lo preoccupa nemmeno il fatto che in Italia si registra già un'incidenza di cancro in bambini ed adolescenti ben più elevata che in altri paesi occidentali. Gli ho invece fatto notare che il numero di malati o morti di tumore fra amici e parenti è esploso negli ultimi 20 anni. E, tra voi che leggete, alzi la mano chi non ha qualcuno alle prese con la schifosa malattia. Chissà se il sindaco, primo garante della salute cittadina, ricorda che nell’ottobre del 2013 la Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), ha dichiarato le polveri sottili un cancerogeno certo per l’uomo. Le nanopolveri sono infatti responsabili, assieme allo smog, di tumori alla vescica e al polmone. Provocano, in particolar modo l’adenocarcinoma che colpisce tanti non fumatori a dimostrazione del fatto che questi accidenti sono più correlati all’inquinamento che al consumo di tabacco. E qui si spiega il famoso: "Mai fumato una sigaretta in vita sua!" o l'altrettanto frequente: "Sempre stato all'aria aperta!". Signori è l'ora di riconoscere che questa cosa che respiriamo, spesso e purtroppo, non è più aria. E che la roba che mangiamo non è più cibo ma un insieme di elementi tutt'altro che salutari (grassi idrogenati, coloranti, conservanti, olio di palma e schifezze simili). Ma un accidenti di tutela non ce lo offre nessuno? Possibile si debbano controllare le etichette, spulciare le microscopiche scritte sulle confezioni di prodotti acquistati in supermercati che sono "parte" di te o che promettono di andare al di là della bassa materialità?!!. Possibile passare notti a leggere documenti per trovare errori e violazioni che amministratori dovrebbero conoscere a memoria? Possibile spendere dai 7000 a 10.000 euro di tasca dei cittadini per fare il lavoro dei nostri politici?. Sara.