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Sentenza Gkn. le reazioni della politica

Giani: “Ora Melrose deve riaprire lo stabilimento di Campi”.

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Il presidente Eugenio Giani è intervenuto di persona questo pomeriggio all’incontro presso il Mise sulla vertenza Gkn, dopo che il Tribunale di Firenze ha revocato la procedura di licenziamento collettivo per i 422 dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio.  Al tavolo erano presenti la viceministra Alessandra Todde e i tecnici di Mise e ministero del Lavoro, le organizzazioni sindacali e datoriali, i legali dell’azienda.
“Sono davvero contento per i lavoratori che, dopo l’intervento del giudice del lavoro a seguito dell’iniziativa della Fiom, possono vedere sostenuti con più fiducia i loro diritti” ha dichiarato il presidente alla conclusione dell’incontro. “Lo spirito della manifestazione di sabato, quando 20mila persone hanno sfilato a Firenze, deve darci la forza per risolvere il disagio causato dalla chiusura dell’azienda. Melrose, ora che i lavoratori non sono più da considerarsi licenziati, deve riaprire lo stabilimento: con lo stabilimento aperto e in grado di far fronte alle commesse, perché questa non è un’azienda in crisi di produzione, c’è la possibilità di aprire un tavolo di relazioni sindacali e sociali  in grado comporre le diverse posizioni”. Ringrazio la viceministra Todde per tenuta di questo tavolo. Questa vertenza ha un significato che va ben oltre la Gkn di Campi, e parla a tutti coloro che pensano che le relazioni sindacali possano essere banalizzate in modo così arrogante come avvenuto da Gkn con i lavoratori di Campi Bisenzio”.

Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi era in riunione con il collettivo di fabbriica quando è arrivata la notizia e fonti certe parlano di esultanza con canti e balli digioia. Il sindaco ha poi messo sul suo profilo social le sue emozioni del momento.
"Questa è una buonissima notizia. I licenziamenti sono bloccati. Caro fondo proprietario della GKN, prendi questa condanna del Tribunale del Lavoro e porta a casa (anche se si fa fatica a capire quale sia la casa di un fondo d'investimento internazionale e proprio questo è un pezzo del problema). Caro segretario Fiom CGIL Firenze Daniele Calosi ti capisco, son soddisfazioni. Bravi e grazie!
Adesso tocca alla politica, tocca al Governo. Facciamo di tutto affinché la situazione dei lavoratori possa vedere una svolta positiva fino in fondo. E, in ogni caso, affinché il confronto, a questo punto dovuto anche per sentenza, sia condotto seriamente e porti a dare delle prospettive di salvataggio alla fabbrica e ai lavoratori. A questo punto è giusto e necessario formalmente oltre che sostanzialmente."


Plauso da parte di tutto il Consiglio comunale di Firenze per gli sviluppi registrati sulla situazione della GKN. “L’insolita procedura di licenziamento – ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milaniè stata bloccata dal tribunale che ha condannato la società, ha chiesto la revoca della lettera di apertura della procedura, ed ha posto in essere le procedure di consultazione e confronto, come previsto dal contratto nazionale del lavoro e poi dall’accordo aziendale ed infine ha deciso un riconoscimento per le spese, quantificate in 9300 euro. Un passaggio importante che le lavoratrici ed i lavoratori aspettavano. Si riapre una discussione enorme sulle problematiche del mondo del lavoro, abbinata ai diritti, alla salute ed alla sicurezza. Il tema del lavoro è il tema centrale in questa nuova stagione. La lotta della GKN ha assunto una portata nazionale. Si può aprire una stagione per dibattere sulle tutele, sul modo di lavorare, sulla validità dei contratti nazionali su tutto ciò che è auspichiamo possa cambiare rispetto a questa nuova fase nuova dopo la pandemia. Una notizia positiva – conclude il presidente Milani – che deve portare ad una soluzione che ancora non c’è. Il Consiglio comunale era presente alla manifestazione di sabato scorso e rimaniamo vicini alle lavoratrici ed ai lavoratori della GKN”.

Gioa affidata ai social anche per il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Il tribunale di Firenze ha revocato i licenziamenti ai 422 lavoratori GKN per comportamento antisindacale dell’azienda. La giustizia ha fatto il suo corso, ora tocca alla politica, con il Governo e il Parlamento. Avanti per nuove norme contro le delocalizzazioni immotivate e per i diritti dei lavoratori."

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