2 APR 2025
OK!Firenze

Piccoli Comuni in difficoltà: un incontro che lascia più domande che risposte

Tante criticità elencate, poche risposte concrete: l'incontro di Dicomano lascia perplessi...

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L’incontro sulle difficoltà delle piccole comunità, tenutosi sabato 22 febbraio 2025 a Dicomano, organizzato dalla Lista Civica “Dicomano che verrà”, ha rappresentato un momento di confronto tra amministratori locali e cittadini su temi di grande rilevanza per i territori interni. Tuttavia, l’evento ha lasciato un senso di insoddisfazione, poiché pur evidenziando problemi noti da anni, non ha offerto soluzioni concrete né individuato precise responsabilità politiche e amministrative.

A moderare il dibattito è stata Laura Barlotti, capogruppo della lista civica, con la partecipazione di:

  • Massimiliano Amato, Sindaco di Dicomano
  • Cristiano Benucci, Consigliere Regionale della Toscana (PD)
  • Massimo Biagioni, Direttore Confesercenti Toscana
  • Tommaso Cuoretti, Sindaco di Londa
  • Emanuele Piani, Sindaco di San Godenzo
  • Tommaso Triberti, Presidente dell’Unione Montana Comuni del Mugello e Sindaco di Marradi

Si è parlato del declino inarrestabile dei piccoli comuni, attribuendone le cause a fattori ormai noti e discussi da decenni:

  • Trasporti pubblici inadeguati, con la linea Faentina e i collegamenti con Firenze sempre più inefficaci.
  • Sanità al collasso, con la carenza cronica di medici di base e la progressiva riduzione dei servizi essenziali.
  • Desertificazione bancaria e la scomparsa di servizi fondamentali, che rendono sempre più difficile vivere nei piccoli comuni.

Tutti problemi reali, ma dove sono le soluzioni?
Perché, nonostante anni di denunce, si continua a parlarne come se fosse un destino inevitabile?

Triberti e la Faentina: una battaglia fondamentale, ma tardiva

Uno dei temi più accesi è stato il trasporto ferroviario, con il sindaco di Marradi Tommaso Triberti che ha deciso, finalmente, di mettersi sulle barricate per chiedere interventi risolutivi sulla linea Faentina. Ma viene da chiedersi: perché solo adesso?

Triberti è al terzo mandato e questo problema è noto da decenni. Solo oggi, dopo che l’isolamento di Marradi è diventato insostenibile anche a seguito di alluvioni e terremoti, ha iniziato a fare pressione sulla Regione e su Trenitalia. Troppo tardi, e soprattutto senza risultati. Lo stesso Triberti ha ammesso che nella cabina di regia di recente istituzione per affrontare il problema i sindaci dei piccoli comuni non hanno alcuna voce in capitolo.

La domanda è semplice: se i piccoli comuni non vengono ascoltati, cosa deve fare un sindaco?
Limitarsi a protestare o assumersi la responsabilità di azioni concrete?

Il consigliere comunale di Dicomano, Saverio Zeni, presente tra il pubblico è intervenuto esprimendo un giudizio netto sulla superficialità con cui gli amministratori regionali e locali affrontano queste questioni:

"Ci troviamo davanti a problemi che non sono nati ieri. Sono il frutto di politiche sbagliate, di una gestione miope del territorio e di una mancanza di coraggio nell’affrontare le questioni cruciali. Si continua a parlare di difficoltà come se fossero una fatalità inevitabile, ma la verità è che servirebbe un cambio di rotta deciso, non giustificazioni e scaricabarile."

Zeni ha poi criticato la gestione regionale del trasporto pubblico locale, sottolineando come sia "curioso" se non inaccettabile che il Consigliere Regionale Cristiano Benucci si limiti a giustificare l’operato della Regione con la scusa di "non avere strumenti adeguati" e dare la colpa all'attuale governo.

Premesso che l’attuale governo è in carica da pochi anni, mentre le problematiche del trasporto locale sono conosciute da decenni, la Regione ha avuto anni per intervenire, ma ha preferito interventi che hanno peggiorato la situazione, come:

  • L’affidamento del trasporto pubblico locale a un unico operatore, che ha peggiorato il servizio.
  • La riforma della sanità toscana, che ha accentrato il sistema sanitario, allontanandolo dai cittadini.
  • Il contratto di servizio con Trenitalia, che non ha risolto le inefficienze del trasporto ferroviario.

Se oggi mancano gli strumenti, chi ha permesso che si arrivasse a questo punto?

Sindaci di Londa e San Godenzo: un impegno concreto ma senza supporto

I sindaci di Londa e San Godenzo, Tommaso Cuoretti ed Emanuele Piani, hanno evidenziato come i piccoli comuni siano stati abbandonati dalle istituzioni, ma a differenza di altri amministratori, hanno cercato di intervenire con alcune azioni. Entrambi si sono attivati per contrastare il declino del territorio, ma si sono trovati soli di fronte a problematiche che richiederebbero un'azione coordinata e il supporto di livelli istituzionali superiori. La loro denuncia non è stata un semplice elenco di problemi, ma una richiesta di collaborazione per affrontare criticità ormai insostenibili.

Conclusioni: ennesimo scaricabarile e nessuna prospettiva concreta

L’incontro avrebbe potuto essere un’occasione per avviare un confronto sulle responsabilità della Regione Toscana nella gestione dei servizi essenziali. Ma si è trasformato nell’ennesimo teatrino politico, in cui il Consigliere Regione accusa il governo nazionale e gli amministratori locali (dello stesso colore politico) evitano di criticare chi governa da anni la Regione senza risolvere nulla.

Ancora una volta, si è assistito alla solita strategia del "scaricare le colpe sugli altri", mentre i cittadini delle aree interne continuano a vivere le stesse difficoltà, senza prospettive di miglioramento reale.

Nonostante i limiti evidenti dell’incontro, un ringraziamento va a Laura Barlotti e alla lista “Dicomanocheverrà” per aver avuto almeno il merito di mettere attorno a un tavolo più amministratori locali.

Seppur privo di risposte risolutive, il fatto che si sia parlato apertamente di questi problemi è comunque un passo in avanti. Ma basterà?

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