In un comunicato pervenuto alla redazione, Potere al Popolo affronta senza mezzi termini il recente sgombero avvenuto in Via Ponte di Mezzo, offrendo una prospettiva illuminante su un evento che getta luce su diverse tematiche sociali e politiche. A seguire riveciamo e pubblichiamo le dichiarazioni di "Potere al Popolo" relativa vicenda.
Stamattina a Ponte di Mezzo è stato sgomberato uno dei pochi studentati “pubblici” inaugurati negli ultimi 15 anni in città. Per farlo la polizia si è calata sul tetto con un elicottero, nemmeno stessimo parlando del covo di qualche pericoloso latitante. La storia è quanto mai significativa perché racchiude in poche righe i tagli al diritto allo studio, la speculazione edilizia (conoscete la storia di quel palazzo?), l’approccio securitario per affrontare i problemi sociali, il caro affitti e in generale la gentrificazione della città.
Cominciamo dalla storia dello studentato: in seguito alla “riforma dell’ISEE” del governo Renzi (anno 2015), migliaia di persone che fino al giorno prima erano considerate “povere”, con il nuovo calcolo della situazione economica diventarono magicamente benestanti (ovviamente i redditi erano gli stessi, cambiava solo il calcolo dell’ISEE). Questo comportò anche l'improvvisa perdita della borsa di studio e dell'alloggio per centinaia di studenti in tutta la Toscana (solo a Firenze, circa 370 studenti persero l’alloggio). La situazione si mostrò da subito tragica: molte persone furono costrette ad abbandonare il proprio percorso di studi. Fu in questo clima che a Firenze partì una grande mobilitazione con varie forme di protesta, tra cui un accampamento di tende all'ingresso della casa dello studente in viale Morgagni.
Parallelamente alla protesta gli studenti tentarono in tutti i modi di trovare una soluzione con le istituzioni. In poche settimane si recarono due volte al DSU Toscana dove incontrarono una volta il direttore e un'altra volta il presidente dell'azienda, andarono dall'Assessora regionale Monica Barni, delegata alla Cultura ed al Diritto allo Studio, andarono in Rettorato per intervenire in Senato Accademico ed addirittura alla sede del PD in via Forlanini. Nessuna di queste strade portò ad una soluzione e così fu presa la decisione: se le istituzioni non potevano garantire il diritto allo studio bisognava organizzarsi da soli.
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Si tratta di un edificio di proprietà dell’ASL inaugurato nel 2010 e mai utilizzato, lasciato vuoto per 5 anni prima dell’occupazione. Come scrissero gli stessi studenti “Nel 2010 l’Asl ha acquistato la palazzina al prezzo di oltre 4 milioni di euro, prezzo ben superiore a quello di mercato, dalla società immobiliare New Abitare, che non ne era ancora proprietaria e che la comprò il giorno dopo (a un prezzo 3 volte inferiore) dalla Alfa Toscana Immobiliare. Si trattò di una compravendita avvenuta in sole 24 ore, costata all’Asl di Firenze una minusvalenza di 3 milioni di euro. Sulla vicenda è in corso anche un’inchiesta della Magistratura. Fatto sta che da quel giorno la palazzina è rimasta vuota. Oggi la Regione viene a dire che non ci sono i soldi per il Diritto allo Studio. Questa palazzina è la dimostrazione che i soldi ci sono, ma che non vengono spesi come dovrebbero.”
In quell’edificio, negli ultimi 8 anni, hanno abitato decine di studenti e sono state organizzate iniziative culturali e di socialità. Al piano terra era aperta 24 ore su 24 un’aula studio a cui poteva accedere chiunque. Ma stamattina, come dicevamo, la polizia ha sgomberato il palazzo.
E forse non a caso, tutto ciò avviene a pochi metri dall’ex panificio militare, un’area che era pubblica e che poteva diventare uno spazio verde in questa bollente città (con oltre 40 isole di calore). Ma purtroppo chi governa ha deciso altrimenti e in questi mesi sono partiti i lavori per costruire l’ennesimo centro commerciale. Sempre lì, in via del Ponte di Mezzo, la settimana scorsa hanno sgomberato la nuova occupazione di Corsica 81.
Tutto questo avviene in una città dove per una camera singola si pagano mediamente 500 euro al mese, mentre ci vogliono 300/400 euro a persona per un posto letto in doppia. Parliamo di una città con 2.500 sfratti convalidati all’anno, 150 esecuzioni con forza pubblica al mese, prezzi degli immobili alle stelle, 850 case popolari vuote e non assegnate. Una città dove ogni tre per due si inaugura un nuovo student hotel (con prezzi fino a 1000 euro al mese per la stanza) e dove le famiglie più emarginate sono costrette a vivere in occupazioni abitative, col rischio di finire vittime di giri criminali pur di avere un tetto (come tristemente ci ricorda la cronaca cittadina degli ultimi mesi).
È evidente come ormai le istituzioni non tentino nemmeno di trovare soluzioni alternative per chi si trova in difficoltà ma mandino la polizia a risolvere i problemi sociali.
Come diceva Gino Strada, "I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, sennò chiamateli privilegi". E noi sappiamo benissimo che il diritto allo studio, così come quello alla casa, alla sanità e a tante altre cose non sono più garantiti a tutti.
๐๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ฬ ๐ฅ๐ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ ๐ ๐ข๐ซ๐๐ง๐ณ๐, ๐ช๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ฬ ๐ฅ๐ ๐ฌ๐จ๐๐ข๐๐ญ๐ฬ ๐๐ก๐ ๐ฏ๐จ๐ ๐ฅ๐ข๐๐ฆ๐จ: ๐๐ข ๐๐ซ๐จ๐ง๐ญ๐ ๐๐ฅ๐ฅ’๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐๐ฌ๐ฌ๐ ๐๐๐ข ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฏ๐๐ญ๐ข ๐จ๐๐๐จ๐ซ๐ซ๐ ๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ญ๐ญ๐๐ซ๐ ๐๐ฅ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ข๐ฅ ๐๐๐ง๐๐ฌ๐ฌ๐๐ซ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐ฌ๐จ๐ง๐ ๐ ๐ฅ๐ ๐ฌ๐๐ฅ๐ฏ๐๐ ๐ฎ๐๐ซ๐๐ข๐ ๐๐๐ข ๐ฅ๐ฎ๐จ๐ ๐ก๐ข ๐ข๐ง ๐๐ฎ๐ข ๐๐๐ข๐ญ๐ข๐๐ฆ๐จ.
๐๐จ๐ฅ๐ข๐๐๐ซ๐ข๐๐ญ๐ฬ ๐ ๐๐ก๐ข ๐ซ๐๐ฌ๐ข๐ฌ๐ญ๐, ๐ซ๐ข๐ฉ๐ซ๐๐ง๐๐ข๐๐ฆ๐จ๐๐ข ๐ ๐ข๐ซ๐๐ง๐ณ๐!