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"Miss Uragano: la donna che fece l'Italia" Presentato il libro a Villa Pecori

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Miss Uragano: la donna che fece l'Italia Presentato il libro a Villa Pecori Miss Uragano: la donna che fece l'Italia Presentato il libro a Villa Pecori © n.c.
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Non c’erano tante persone giovedì sera 12 maggio 2011 a Villa Pecori Giraldi, e dispiace molto, poiché la presentazione del libro del collega Paolo Ciampi “- Miss Uragano – la donna che fece l’Italia -” in una conferenza dedicata alle manifestazioni dedicate al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, è stata estremamente positiva

, perché il venire a conoscenza la vita e la storia di questa straordinaria donna, che visse gli anni del Risorgimento Italiano vicino a Garibaldi, ha arricchito e non poco tante sfaccettature di questo significativo anniversario di storia patria. Con il coordinamento di  Elisabetta Boni,  l’intervento di Paolo Nardini, appassionato e conoscitore della storia risorgimentale, l’ autore Paolo Ciampi ha preso per mano il pubblico portandolo a conoscere appunto quello che è stato il percorso di Jessie White in un periodo storico eccezionale per l’Europa un generale e l’Italia in particolare. Per rendere edotto il lettore stralciamo una biografia, ripresa ovviamente da una pagina bibliotecaria archivistica per far conoscere una donna, una grande donna, che Paolo Ciampi, con intelligenza, senso del vero, e con tanto entusiasmo, ha messo nero su bianco.
-  Jessie Jane Meriton White, spesso chiamata Jessie White Mario o Jessie Mario dal cognome del coniuge (Portsmouth, 9 maggio 1832 – Firenze, 5 marzo 1906), è stata una patriota, scrittrice e filantropa inglese naturalizzata italiana. Jessie White Mario è stata un importante personaggio del Risorgimento italiano. Fu soprannominata "Miss Uragano" o la Giovanna d'Arco della causa italiana (quest'ultimo appellativo le fu dato da Giuseppe Mazzini). Fu infermiera in quattro campagne con Garibaldi; fece ricerche sulle condizioni di vita nei quartieri più poveri  Nata in una ricca famiglia di armatori dello Hampshire, Jessie compì in gioventù studi classici studiando filosofia con Félicité Robert de Lamennais alla Sorbona di Parigi tra il 1852 ed il 1854. A Parigi Jessie conobbe Emma Roberts, che si considerava legata a Giuseppe Garibaldi. Diventarono amiche e quando Emma Roberts fece visita a Garibaldi prima a Nizza e poi inSardegna, Emma portò Jessie con sé. Fu grazie a questo incontro che Jessie decise di dedicare se stessa alla causa dell'unificazione italiana. Nella primavera del 1855 tornò a Londra nella vana speranza di diventare la prima donna medico dell'Inghilterra. Si avvicinò quindi a Giuseppe Mazzini, allora in esilio a Londra. Scrisse articoli spiegando la situazione italiana e raccogliendo fondi per la causa italiana nel nord Inghilterra ed in Scozia. Quando, nel 1857, Mazzini tornò a Genova, Jessie lo seguì. Il suo arrivo fu annunciato dal giornale mazziniano l'Italia del Popolo. Col fallimento della spedizione di Carlo Pisacane, Mazzini fuggì a Londra mentre Jessie - con il fidanzato Alberto Mario - fu catturata ed imprigionata a Genova per quattro mesi. Nel dicembre del 1857 Jessie ed Alberto Mario si sposarono in Inghilterra. Jessie continuò ad effettuare comizi in Inghilterra e Scozia. Nel 1858 Jessie ed Alberto furono a New York per perorare la causa italiana. Nella primavera del 1860 li troviamo a Lugano, pronti per giungere a Genova per imbarcarsi con la seconda ondata di volontari che partivano per la Sicilia per raggiungere Garibaldi. Alberto fu nel comando vicino a Garibaldi mentre Jessie svolse il ruolo di infermiera. Partecipò alla terza guerra di indipendenza, nel 1866, aggregata come infermiera al corpo di sanità garibaldino, operando nella cura dei feriti dopo la battaglia di Bezzecca, nella spedizione di Monterotondo e Mentana nel 1867 ed infine seguì Garibaldi nella guerra franco-prussiana, nel 1870, prendendo parte alla battaglia di Digione. Dopo l'unificazione italiana, si occupò dei problemi sociali che non erano nelle priorità dei primi governi post-unitari. Dal 1870 si occupò in tre progetti di ricerca riguardanti: il problema della pellagra nelle campagne, dovuta alla cattiva alimentazione dei braccianti. La ricerca sulle condizioni dei poveri di Napoli, vista erroneamente dal governo come una città molto prosperosa. Jessie trovò che larga parte della popolazione viveva in grotte, sotto le strade in condizioni sanitarie pietose. Da questa sua ricerca fu pubblicato un libro - La miseria di Napoli - nel 1877, sulla  salute dei minatori nelle solfatare siciliane. Denunciò il largo uso di lavoro minorile e le cattive condizioni di lavoro e di salute dei minatori siciliani che arrivavano ad essere inidonei al servizio militare.Continuò l'attività giornalistica scrivendo per giornali italiani, inglesi e statunitensi. Scrisse biografie di Garibaldi, Mazzini, Bertani, Cattaneo, Nicotera e difese accoratamente il garibaldino Castellazzo, accusato di aver tradito i congiurati di Mantova del 1852. Nel febbraio 1879 il premio Nobel Giosué Carducci, criticando l'inoperosità della sinistra italiana verso le classi più deboli, in quell'anno forza di governo a sostegno di Depretis. Mori nel 1906 a Firenze ed è sepolta nell paese natio del marito Lendinara in provincia di Rovigo –“.

Il libro di Paolo Ciampi “ Miss Uragano – la donna che ha fatto l’Italia -"  è in vendita nella libreria “Parigi & Oltre” a Borgo san Lorenzo e nelle migliori librerie della provincia. (A.G.)


Foto 1 : La presentazione del libro sulla storia di Jessie White a Villa Pecori Giraldi, da sinistra Elisabetta Boni, l’autore Paolo Campi e lo storico risorgimentale Paolo Nardini.
Foto 2 : Il frontespizio del libro “Miss Uragano “ di Paolo Ciampi
Foto 3 : L’abitazione di Lendinara dove ha vissuto Jessie White.

 

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