C'era tutta Firenze oggi pomeriggio al presidio organizzato dal coordinamento dei comitati cittadini di Firenze nonostante il freddo pungente, il vento e poi addirittura la pioggia gelata.
Erano quasi 300 secondo i dati della questura i fiorentini che hanno risposto all'appello di Simone Gianfaldoni del comitato Cittadini attivi San Jacopino e coordinatore dei comitati riuniti che per far capire che c'era proprio tutta Firenze ha iniziato il suo intervento con una sorta d'appello:
da San Jacopino a Borgognissanti da Campo di Marte all' Isolotto dalla Leopolda a Gavinana e Novoli.
Ormai il problema sicurezza non lascia nessun rione immune da episodi predatori violenti e i fiorentini sono esasperanti e molti, non a caso sfoggiano una significativa t shirt con il numero 107, a ricordare la posizione di Firenze, su 107 province italiane in quanto a sicurezza.
"Non ne possiamo più" tuona microfono alla mano Simone Gianfaldoni che ricorda come ogni giorno ci sono spaccate e i commercianti e gli artigiani sono esasperati, le risse sono quotidiane, così come lo spaccio e gli atti predatori per non parlare poi delle occupazioni di palazzi e di alberghi.
I controlli promessi? Pochi e inefficaci concordano tutti anche se viene sottolineato un plauso speciale alle forze dell'ordine "a cui dobbiamo sempre dire grazie" afferma Gianfaldoni ribadendo che "noi siamo e saremo sempre con loro". E scrosciano gli applausi.
A proposito di forze dell'ordine il rappresentante dei comitati sottolinea anche le ottime impressioni avute dopo il recente colloquio col nuovo questore di Firenze e qualche frecciatina la indirizza invece all'amministrazione comunale, assente anche oggi in piazza, che oltre a parole di circostanza e promesse poco pare fare.
Il Presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri che monitora i numeri della insicurezza fiorentina è netto. "La situazione dei reati è stabile, ma questi numeri sono molto alti. A Firenze ci sono oltre 50 gang operative e girano troppe armi bianche, mannaie e coltelli soprattutto. Poi dobbiamo monitorare i fuochi d'artificio che a Firenze sono oltre 300 l’anno e rappresentano un’attitudine criminale. Calleri conclude affermando che "bisogna modificare in modo chirurgico la legge Cartabia per dare più poteri alle forze dell’ordine. Chi commette un crimine deve fare dei giorni di carcere. Qui, invece, vediamo delinquenti che beffardamente sorridono di fronte alle telecamere mentre spaccano le vetrine”.
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