Da oltre 20 anni, grazie alle lotte portate avanti dalle persone con disabilità e dalle associazioni che le rappresentano, la Regione Toscana ha garantito il finanziamento per il diritto alla vita indipendente per i disabili gravi, un principio sancito sia dalla Costituzione italiana che dalla Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità. Questo diritto permette ai disabili gravi di vivere una vita dignitosa e autodeterminata, ricorrendo, quando necessario, all’aiuto di assistenti personali.
Nonostante l’impegno pluriennale per assicurare questa autonomia, la Regione Toscana ha recentemente introdotto politiche che rischiano di annullare i progressi ottenuti. Lo scorso dicembre 2023, la Regione ha tentato di ridurre il diritto alla vita indipendente con il rischio di far tornare i disabili gravi a una vita di autonomia forzata, concetto che non tiene conto delle necessità specifiche di chi, a causa della propria condizione, non può essere completamente autonomo.
A luglio 2024, con il decreto dirigenziale n. 17020, la Regione ha ulteriormente colpito i diritti dei disabili gravi, imponendo 22 disposizioni inaccettabili che mettono a rischio l’assistenza personale. Queste misure, secondo l’Associazione Vita Indipendente, equivalgono a una condanna a morte per chi, senza assistenza, non può vivere in maniera dignitosa.
Nonostante le proteste e gli incontri con l’Assessora regionale Spinelli, solo 6 dei 22 punti critici sono stati presi in considerazione, e in modo ancora vago e insoddisfacente. Tra le richieste dei disabili gravi figurano:
- Il rinnovo del finanziamento per chi già lo riceve.
- L’eliminazione delle liste d’attesa.
- La non rivalutazione di chi ha già una grave disabilità.
- L’adeguamento all’inflazione dei fondi.
- La rendicontazione trimestrale e l’erogazione mensile anticipata dei contributi.
L’Associazione Vita Indipendente ONLUS ETS APS ha annunciato una grande manifestazione di protesta per il 1 ottobre 2024, alle ore 10:30, a Firenze, in Piazza Duomo davanti alla Presidenza della Regione Toscana. La manifestazione punta a far sentire la voce di chi si sente umiliato e abbandonato da un sistema che dovrebbe, al contrario, garantire dignità e assistenza.
Il messaggio è chiaro: la vita indipendente non è un privilegio, ma un diritto inalienabile, e deve essere garantito a tutti i cittadini, senza compromessi e senza ulteriori ritardi.