7 APR 2025
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Rifiuti, aumento dell'8% a Borgo

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Rifiuti, aumento dell'8% a Borgo Rifiuti, aumento dell'8% a Borgo © n.c.
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Dalla lista civica Libero Mugello riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato sull'aumento delle spese per i rifiuti per le famiglie:

AUMENTA IL COSTO DELLA TARIFFA SUI RIFIUTI  NELLA PIU’ COMPLETA INDIFFERENZA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

Il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza e con il voto contrario della nostra lista civica, il piano finanziario 2010 di Publiambiente ovverosia il “preventivo” del  costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti che sarà svolto nel territorio del comune di Borgo San Lorenzo dalla società totalmente pubblica alla quale il comune ha affidato la gestione del servizio.
Il  costo del servizio  non ricadrà sul bilancio del comune ma sarà caricato direttamente sulla tariffa pagata dai cittadini.

Risultato: i cittadini di Borgo pagheranno l’8% in più rispetto al 2009.

 

Un ulteriore aumento quindi messo in atto dalle società partecipate. Mentre i comuni riducono al minimo le proprie attività evitando soprattutto in questo durissimo periodo di crisi economica di praticare aumenti tariffari nei pochi servizi ancora gestiti direttamente, le società partecipate (con la complicità dei nostri sindaci o loro delegati) non provano nemmeno a contenere il costo del servizio (Publiacqua ha previsto aumenti del 7%).

Una situazione insostenibile che dimostra come la scelta delle gestioni delegate a società sempre più grandi e meno controllabili sia fallimentare sotto il profilo economico e della capacità operativa.

MA VENIAMO AL  PIANO 2010 CHE  HA UN COSTO COMPLESSIVO DI OLTRE due MILIONI DI EURO. 

Non è prevista nemmeno per il 2010 la partenza della raccolta porta a porta, promessa da anni e mai realizzata. Gli obiettivi indicati negli anni precedenti sono miseramente falliti. I cittadini di Borgo San Lorenzo dovranno perciò pagare con la tariffa anche la sanzione rappresentata dall’ecotassa, almeno fino al 2012 poiché difficilmente sarà raggiunto il traguardo previsto dalla normativa del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti. Addirittura la raccolta della carta  nel 2010 è prevista in continua diminuzione – 130.000 Kg. rispetto al 2009.

Non troviamo nemmeno due righe sulla situazione dell’impianto di compostaggio attualmente in costruzione a Faltona: eppure tutti sanno che il presidente di ACOM Panchetti (nominato dal Sindaco) si è dimesso e che SOPRAM, la società che divide con Publiambiente la proprietà di ACOM, ha chiuso i battenti e licenziato i dipendenti. Nel piano non ci sono né date né numeri né tanto meno dichiarazioni d’intenti a favore dei lavoratori di Sopram per riassunzioni nell’impianto di compostaggio.

E’ sparita completamente dal piano l’isola ecologica prevista da anni a Rabatta: nemmeno due righe di giustificazione per non aver raggiunto l’obiettivo. Tuttavia nel 2010 alla voce “stazione ecologica” è previsto un aumento del 123% (da 20mila euro si passa a 47mila euro) senza alcun commento.

Il Piano, come in tutti gli anni precedenti, è presentato senza relazione comparativa tra i costi 2010 e quelli 2009  e mancano totalmente analisi sulle singole voci evitando così di spiegare i tanti aumenti. Abbiamo dovuto da soli fare il paragone con il 2009 e il 2008 andando a recuperare i piani degli anni precedenti. Ci domandiamo: non sarebbe forse spettato all’amministrazione in carica il compito di verificare le voci esprimendo un dettagliato parere tecnico e assumendosi altresì  la responsabilità di giudicare la congruità delle spese previste?

Non ci sono resoconti dell’attività svolta nel 2009. Ci domandiamo:
-    Che fine hanno fatto gli impegni previsti?
-    è   stata distribuita la guida sulla raccolta differenziata?
-    Sono stati allestiti i punti informativi e gli stand alle feste popolari?
-    Che risultati ha dato il sondaggio tra i cittadini sulla soddisfazione del servizio (è previsto ogni anno)
-    Sono stati messi gli adesivi in più lingue ai cassonetti?

Dal 2007 nei piani c’è l’annuncio della decisione di realizzare il nuovo cantiere operativo di Publiambiente in Pianvallico ma la società in incontri avuti nel 2009 ha invece prospettato lo spostamento del cantiere a Faltona accanto all’impianto di compostaggio: forse le idee sono un po’ confuse, nel frattempo tutto è fermo ed immobile.

Sugli aumenti 2010:

Per lo stesso servizio,  ad esempio di raccolta del rifiuto indifferenziato e di spazzamento, i costi degli autisti subiscono aumenti non giustificati da alcuna spiegazione: nel 2008 un’ora costava € 27,50, nel 2009 € 28,00, nel 2010 costerà 29,00. L’uso del camion compattatore passa da € 33,060 nel 2008 a € 36,5 nel 2009 a € 37,5 nel 2010.

Aumenta in modo vertiginoso (+ 40%) e senza alcun chiarimento il costo del servizio fornito da REVET per la raccolta del multimateriale dalle campane (lattine, vetro, plastica). Si prevede una raccolta maggiore ma non è specificato in che modo.

Aumentano i costi di smaltimento dell’indifferenziata  in discarica (+ 13,45) – anche se il comune di Borgo è proprietario della discarica - e i costi operativi di  gestione (+ 19%)

SULLA TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE

Nel piano 2010, ma anche nelle lettere inviate a tutti gli utenti di Borgo con l’ultima  bolletta, Publiambiente preannuncia che cambieranno i regolamenti comunali sulla composizione della tariffa. Tale atto -  scrive Publiambiente - dovuto dai comuni, deve essere emanato entro il 30 aprile 2010, ma avrà decorrenza dal 1 gennaio 2010. Ma ad oggi, 22 aprile 2010, nessuno sa nulla, tanto meno la 1^ commissione comunale che ha tra le sue funzioni la discussione sui regolamenti comunali.

La nostra lista civica da sempre è critica sulla costituzione di società per la gestione di beni comuni. Tuttavia  non si sottrae al dovere cui è soggetto chi sceglie di governare in nome e per conto dei cittadini. E cioè il dovere difendere gli interessi della collettività migliorando i servizi e riducendo i costi che sulla stessa ricadono.

La maggioranza che governa il nostro comune, non esercitando nemmeno i controlli più semplici, dimostra semplicemente di essere accondiscendente nei confronti delle lobbies del proprio partito che ormai governarono le società con scopi poco nobili.

 

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