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Lettera di Salvatore Mazzurco: Offeso dai commenti su Facebook sulle sue attività commerciali a Borgo

Il titolare della Pasticceria Cesarino e del Bar la Stazione risponde con una lettera alle offese ricevute e dichiara di aver querelato i diretti responsabili

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I negozi I negozi © OKMugello
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Riceviamo la lettera sottoriportata dal Sig. Salvatore Mazzurco, titolare (a quanto ci risulta) degli esercizi commerciali, tra cui il Bar della Stazione e la Pasticceria Cesarino, in cui chiede la pubblicazione della sua lettera. Nella lettera, intende precisare una serie di considerazioni sulla sua attività.

È importante sottolineare che il nostro giornale OKMugello è estraneo alle contestazioni menzionate nella lettera, poiché le affermazioni a cui fa riferimento il Sig. Mazzurco non sono mai state pubblicate sul nostro giornale ma sono invece commenti di singoli iscritti al social network pubblicati su Facebook. Inoltre, è importante sottolineare che non abbiamo mai avuto rapporti pubblicitari con il Sig. Mazzurco o le sue attività. La pubblicazione di questa lettera rientra nella nostra tradizione di dare voce a tutti i nostri lettori.

Egr. Sig. Direttore,
sono MAZZURCO SALVATORE e mi trovo costretto a rivolgermi a Lei al fine di chiarire fatti e comportamenti dei quali vengo accusato da alcuni soggetti, a me ignoti, probabilmente abitanti in Borgo San Lorenzo. Mi riferisco alla circostanza che, sull'autorevole quotidiano da Lei diretto, sono comparse frasi ed espressioni che offendono la mia vita di lavoratore costretto a lasciare la natìa Sicilia per trovare delle possibilità lavorative. Sono ormai vent'anni che ho lasciato la mia Regione d'origine e, ancora oggi, nel 2023, sono costretto a subire comportamenti razziali basati sull'assurdo convincimento che “Sicilia significa mafia e, quindi, malaffare”.

Sono stato costretto, in data 7 ottobre 2023, a ratificare denuncia-querela presso la Legione Carabinieri “Toscana”, Stazione di Borgo San Lorenzo, per difendere il mio onore ed il mio decoro, gravemente lesi da espressioni quali “se un signore si affaccia sul nostro territorio e inizia a comprare proprietà” e ancora, collegata con la prima espressione, “ma i motivi li sanno tutti fatevi una domanda” e ancora “ma possibile che la Finanza non indaghi?”, “chiudono i nostri aprono altri”, tutte espressioni che trovano conclusione nella frase “sarà perchè ci sarà qualcosa di sudicio?”.

È evidente, quindi, che si cerca di attaccare le mie capacità imprenditoriali con offese evidenti, ribadendo, come anzi detto, che l'espressione “chiudono i nostri e aprono gli altri” è un evidente riferimento alla circostanza di non essere, io, dei luoghi. Parlavo prima di sinonimo Sicilia=mafia, in quanto ci si chiede il perché non siano intervenute le competenti Forze di Polizia e, in particolare, la Guardia di Finanza, evidentemente per indagare sulla provenienza dei capitali utilizzati.

Non ho alcunché da nascondere e sono pronto non solo a riferirlo a chi di competenza, ma anche a dimostrarlo e non posso e non voglio nascondere, che ho risentito anch'io delle conseguenze economiche dovute al fattore pandemico del Covid-19. Posso e voglio dimostrare che la mia giornata lavorativa inizia alle ore 4,00 del mattino, per concludersi alle ore 23,00 e ciò dico per evidenziare che non vi è alcuna provenienza illecita dei capitali, ma solo frutto del mio lavoro e, con me, di mia moglie.

Mi sento offeso, ed è per questo, Egregio Signor Direttore, che scrivo queste poche righe, chiedendo spazio sul Suo onorevole quotidiano, e non solo nella versione on-line, affinchè la gente sappia della qualità di chi scrive, qualità che certamente non albergano in un contesto criminale.

Grato per la cortese attenzione e disponibilità, cordialmente La saluto.
Salvatore Mazzurco