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Casi Covid alla Rsa San Francesco di Scarperia. Cgil-Cisl: "Qualcosa non ha funzionato"

I delegati sindacali ribadiscono le loro richieste perché siano messe in atto tutte le procedure di sicurezza e per avere un confronto con la direzione; fino ad ora negato

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Cgil e Cisl intervengono sulla situazione all'interno della casa di riposo mugellana, con delle richieste precise:

Casi Covid alla Rsa S.Francesco di Scarperia (Firenze, Mugello), Cisl Fp e Fp Cgil: “Qualcosa non ha funzionato, ora vanno messe in atto le procedure di sicurezza contro la diffusione del contagio. Siamo disponibili a un confronto con la Direzione”

Firenze, 30-12-2020 - CISL FP e FP CGIL, preoccupate per lo stato di emergenza verificatosi all’interno della RSA San Francesco di Scarperia, dove molti tra operatori e ospiti sarebbero risultati positivi al COVID-19, esprimono vicinanza e solidarietà a quanti si sono ammalati ed un ringraziamento ai lavoratori che con tenacia continuano a tutelare le persone più fragili.

Già nel mese di novembre 2020, come organizzazioni sindacali, abbiamo cercato più volte di contattare l’amministrazione della RSA per un confronto sull’organizzazione e la gestione dell’emergenza all’interno della struttura anche in un’ottica di collaborazione, ma nessuno ha risposto a tali richieste. Visto che la struttura è stata presa in carico dalla Asl Toscana Centro, per supportare il lavoro dei dipendenti della RSA, impegnando il personale infermieristico e assistenziale di un reparto di medicina del Presidio Ospedaliero del Mugello (con la chiusura dello stesso), appare chiaro che qualcosa non ha funzionato.

Ribadiamo le nostre richieste per far sì che all’interno della RSA San Francesco di Scarperia siano messe in atto tutte le procedure previste per contrastare la diffusione del contagio: la verifica dei protocolli all’interno del “Comitato COVID” previsto dai protocolli firmati dalle Organizzazioni Sindacali ed il Governo con la partecipazione di RLS e delegati sindacali, la formazione del personale in modo adeguato per l’utilizzo dei DPI, l’attivazione dei percorsi sporco/pulito all’interno della struttura, la fornitura adeguata dei dispositivi di protezione individuali, eccetera.

Visto il susseguirsi di notizie sulle cronache locali, ribadiamo che avremmo preferito essere informati attraverso un puntuale confronto con la Direzione della RSA ed avere contezza della situazione per cercare di dare risposte alle preoccupazioni dei lavoratori. Ribadiamo la nostra disponibilità ad un confronto. I sindacati sono a fianco dei lavoratori per tutelare i loro diritti e la loro salute.

Firmato: FP CISL Andrea Nerini, FP CGIL Sabrina Tamburini

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