La Corte Europea per i diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per i fatti accaduti a Sant'Agata (Scarperia) nel settembre del 2018. Quando il piccolo Michele Patriarchi (di solo un anno di età) fu ucciso dal padre Niccolò (qui l'articolo di OK!Mugello sulla condanna al padre omicida).
Ebbene. Ora, secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione nella sua versione online, la Corte Europea ha stabilito che l'Italia non ha protetto a sufficienza la donna ed i suoi figli. In particolare, secondo la sentenza riportata da La Nazione, i procuratori sarebbero rimasti passivi di fronte ai gravi rischi che correva la donna.
L'esposto era stato presentato dal legale della donna, avvocato Massimiliano Annetta, secondo il quale lo Stato italiano non aveva posto in essere le necessarie misure di protezione, nonostante lei dal 2015 avesse presentato ripetute denunce. Di fronte alle quali, secondo il legale, i pubblici ministeri sarebbero rimasti inerti. La madre sarà ora risarcita con 32mila euro per danni morali