Scarperia in lutto per la morte di Vittorio (detto Piero) Parigi. Classe 1940, era una figura importantissima per tutto il paese. Sempre attivo nel campo del volontariato, nell’organizzazione del Diotto e nella Pro Loco; era anche una delle persone incaricate di suonare il ‘campanone’ (che viene fatto suonare il Primo dell’anno, il 25 aprile e il giorno del Diotto).
Tante volte ha partecipato ai giochi del Diotto, fin dal loro inizio. E in paese era noto per la sua forza e potenza (dicono che fosse capace di alzare due ballini di cemento, uno per parte), il tutto unito ad un sorriso sempre disponibile per tutti.
Piero è esposto alla Chiesa di Fagna, ed i funerali si terranno domani alle 15 (anche questi a Fagna). Così lo ricorda sui social Fiammetta Capirossi:
Niente sarà più come prima!
Non ci sarà un rintocco del campanone che non farà pensare a Piero.
Non ci sarà una polenta da rimestare che non ci farà pensare a Piero.
Non ci sarà un rimorchio di panche e tavoloni da scaricare che non ci farà pensare a Piero.
Non ci sarà un ricordo sul braccio di ferro, antico gioco del Diotto, che non ci farà pensare a Piero.
Solo per citarne alcune....delle innumerevoli cose che Piero donava a tutti noi.
Oltre al sorriso, oltre a una battuta per tutti, oltre a un "da qua che ci penso io".
Un abbraccione alla sua famiglia, bella e unita.
Mancherà, mancherà tanto, anche alla sua seconda famiglia che era il Paese intero!
Ciao Pierone, che la terra ti sia lieve
Ugo Arrighetti
Pensare di non averlo presente /incontrarlo ad ogni occasione è ricorrenza è già un vuoto. Sarà sempre in mezzo a noi.