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Scuole, Upi Toscana: “Gli accorpamenti decisi dal Governo divideranno la regione in province di Serie A e province di Serie B”

Lorenzetti ha sottolineato la necessità di sviluppare criteri nuovi e più equi per la distribuzione dei tagli, affermando che le Province...

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Upi Toscana Upi Toscana © Upi Toscana
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Il presidente dell'Unione delle Province Toscane, Gianni Lorenzetti, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla recente decisione del Governo di accorpare quattordici istituti di scuola superiore in Toscana, avvertendo che questa misura potrebbe portare a disagi significativi per studenti, insegnanti e personale scolastico. Secondo Lorenzetti, tali accorpamenti rischiano di creare una divisione tra province "di Serie A" e "di Serie B", con province come Lucca, Pisa, Livorno e Arezzo già colpite da accorpamenti in passato.

Lorenzetti ha sottolineato la necessità di sviluppare criteri nuovi e più equi per la distribuzione dei tagli, affermando che le Province dovrebbero presentare proposte alla Regione in base a regole regionali chiare. Tra le sue proposte, ha evidenziato:

  • Salvaguardia della Toscana diffusa: evitare tagli nelle aree interne e periferiche, che spesso vengono definite senza tener conto delle specificità locali.
  • Equità nella distribuzione dei tagli: ogni provincia sottodimensionata dovrebbe contribuire limitandosi a un massimo di tre accorpamenti, e non più di uno per comune.
  • Riconoscimento delle situazioni specifiche: prestare attenzione ai Centri provinciali per l'istruzione degli adulti e all'educandato di Poggio Imperiale, che offre programmi di convitto e semiconvitto associati all'istruzione media e superiore.

Lorenzetti ha anche ribadito che i criteri adottati finora lasciano un margine di autonomia agli enti locali e ha ricordato che, lo scorso anno, solo l'UPI Toscana e il Comune di Prato hanno supportato il ricorso della Toscana contro il Governo, il quale è stato però respinto. Infine, ha espresso l'auspicio che per il futuro si possa ampliare l'area di accorpamento delle scuole superiori, collaborando con l'Assessora Nardini, gli enti locali e i sindacati per garantire un approccio equilibrato e positivo.

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