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Stralcio delle cartelle esattoriali. Il comune di Fiesole sceglie di non aderire.

Gallego (Fiesole : “La nostra priorità deve essere aiutare le famiglie"

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Alessandra Gallego di Fiesole Viva Alessandra Gallego di Fiesole Viva © ufficio stampa
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"Fra i punti all'ordine del giorno affrontati ieri pomeriggio durante il Consiglio comunale di Fiesole  anche la proposta di non adesione all'applicazione della misura di stralcio da parte dell'Amministrazione.

Alessandra Gallego capogruppo di Fiesole Viva - “Ho votato con convinzione contro la delibera della Giunta comunale che prevede la NON adesione del Comune di Fiesole allo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro e, non lo nascondo, ho sperato fino all’ultimo momento che l’Amministrazione comunale potesse unirsi agli altri enti virtuosi che aiutano i cittadini in un momento di difficoltà e rinunciano a somme che altro non sono che un macigno insostenibile.
Negli anni passati
– prosegue la consigliera Gallego - la sinistra con una mano disegnava nuove tasse e tributi e con l’altra proponeva rottamazioni, saldi e stralci ma anche depenalizzazioni facendo infuriare, stavolta sì, persone oneste che si vedevano riservare un trattamento a doppio binario.
Ora invece critica la scelta del Governo. Sentire un esponente del gruppo Fiesole Europa definire il contribuente che non paga in tempo le tasse come "un cittadino che non fa parte della comunità", un furbetto in sostanza, mi ha fatto rabbrividire. I furbetti sono altri.
Perché chi dichiara e non paga non è un furbetto, ma semplicemente un cittadino che in quel determinato momento non ce la fa a pagare le tasse. E poi, chi siamo noi per giudicare le scelte del singolo? Le parole dell’esponente di Fiesole Europa sono solo pura demagogia. Aiutare i nostri cittadini non deve essere un motivo di propaganda. Aiutare le famiglie in difficoltà deve essere il nostro obiettivo.”
, afferma il capogruppo Fiesole Viva, Alessandra Gallego. 

“Facciamo un esempio pratico: il Comune mette a bilancio un'entrata, una volta fatto l'accertamento, e quindi questa entrata diventa un credito. Se quel credito alla fine dell'esercizio finanziario non viene riscosso diventa un residuo attivo. Dopodiché ogni bilancio pubblico deve avere al proprio interno un capitolo che si chiama fondo crediti di dubbia esigibilità che è parametrato in percentuale ai residui attivi. Quindi, se il Comune ha un residuo attivo di 100€, deve mettere 80€ in un fondo di dubbia esigibilità. E questo non lo dice la sottoscritta, ma lo impone la legge dello Stato e lo controlla il revisore dei conti.

Quindi cosa significa: che il Comune ha a bilancio 100€ di multe che sa che non riscuoterà quindi quei soldi non entreranno mai. Però, il Comune prende soldi da risorse vere che potrebbe utilizzare in beni e servizi per la comunità e le va a mettere nel fondo crediti di dubbia esigibilità; quindi, il Comune spreca due volte soldi! Perché mette a bilancio una partita che sa che non entrerà più e utilizza invece soldi veri per coprire quella quantità di residuo attivo. Ecco come, quella massa di crediti enorme diventa un macigno insostenibile per i Comuni”,
conclude il capogruppo Fiesole Viva, Alessandra Gallego.

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