Dopo le due giornate caotiche di traffico fiorentino fra la Fortezza e piazza della Libertà conseguenza diretta (blocco di una vettura fra piazza San Marco e via Battisti) e indiretta (black out elettrico che ha coinvolto tutte le linee) che sono coincise con le prove di preesercizio della linea variante Vacs e le imprecazioni dei fiorentini che sono corse, anche con grande ironia via social ora a polemizzare è la politica cittadina che però non trova di meglio da fare che dividersi in fazioni destra e sinistra pro e contro tramvia.
Come se il problema fosse ideologico e non reale.
I fiorentini che dopo i ritardi di almeno sei mesi, i disagi delle cantierizzazioni con problemi infiniti (ricordiamoci che a brevissimo ne partiranno altre!), l'inaugurazione farsa pre elettorale di maggio e lo scempio estetico di piazze e vie offese da un'infrastruttura vecchia di almeno 30 anni e l'inefficienza degli altri mezzi pubblici (bus e treni) sono nauseati da sterili dibattiti e chiedono solo efficienza mentre la politica continua solo a polemizzare come se dire: "Signori abbiamo sbagliato, siamo in ritardo di sei mesi perché molte cose non sono andate e durante il rodaggio abbiamo avuto dei problemi" sia cosa disonorevole....
“Il problema vero è che la Vacs creerà costanti ingorghi. Quanto visto durante le prove rischia di essere la normalità” tuonano i consiglieri della Lista Schmidt a cui replicano dai Dem e dalla sinistra ecologistica con un laconico: “Dove oggi c’è la tramvia non ci sono ingorghi, chi vive la città lo sa bene”
“Altra “prova”, altro caos, nessuna scusa dalla giunta. Ieri è andato in scena l’ennesimo capitolo nel disastro della mobilità fiorentina, con code chilometriche, corse saltate e nessuno dell’amministrazione che ci mette la faccia, nemmeno questa volta. Il problema vero è che, appunto, sono solo prove, con una singola corsa, per poco.
Possiamo solo immaginare come sarà la nuova quotidianeità dei fiorentini, che per lavorare o semplicemente per vivere - in assenza di un vero trasporto pubblico - hanno bisogno dell’auto.
La buona notizia - se così si può dire - è che fino all’inaugurazione finale, data la mole incommensurabile di ritardo accumulato, la città, salvo queste allarmanti “prove” resta parzialmente fruibile e vivibile. Con buona pace di quella pre-inaugurazione (26 maggio scorso) in pompa magna, casualmente sotto elezioni - presente tutto lo stato maggiore del Partito -, che forse ha tratto in inganno molti concittadini e li ha illusi sulla brevità dei lavori. Ciò che rende ancor più grave la situazione è l’assenza della giunta, la sua totale mancanza di senso di responsabilità, una preoccupante incapacità di imporsi nel far rispettare - almeno - i tempi dei cantieri, visto che sui costi non si è fatto abbastanza”. Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri comunali di minoranza Massimo Sabatini, Eike Schmidt, Paolo Bambagioni.
A stretto giro arriva la replica dei presidenti delle commissioni consiliari 3 e 8. “L’obiettivo del sistema tramviario di Firenze è quello di liberare spazio dalle auto e permettere alle persone di muoversi in modo efficiente, sicuro, rapido e a minore impatto ambientale.
Questa vale per le linee già in esercizio, così come per quelle in arrivo a brevissimo e lo sarà anche per le nuove che ci aspettano nei prossimi anni. Per arrivarci è fisiologico convivere con qualche disagio nella fase di cantiere e di testing, ma tutto ciò è sempre avvenuto in maniera trasparente e condivisa, anche con audizioni e confronto nelle commissioni consiliari competenti”.
È quanto dichiarano Giovanni Graziani (AVS-Ecolò) e Renzo Pampaloni (PD) rispettivamente presidente della commissione consiliare 8 Ambiente, Vivibilità Urbana e Mobilità e della commissione 3 Territorio, Urbanistica, Infrastrutture e Patrimonio replicando alle affermazioni di esponenti di Fdi, Lega e Lista Schmidt.
“Al di là delle polemiche alimentate da molte forze di opposizione, lo stesso vale per la nuova linea Vacs, ma forse è utile ancora una volta fare chiarezza a beneficio di tutte e tutti. Le prove in corso per la Vacs – sottolineano – termineranno domani. La commissione di agibilità dell’Anfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) ha fissato per il 10 dicembre la sessione plenaria in presenza per esprimere il nulla osta tecnico all'esercizio, a seguito della prova finale. In questa occasione verrà fissata, a discrezione della Commissione, la durata del pre-esercizio a vuoto. E questa durata non ha un minimo previsto dalle norme”.
“Le prove – precisano Graziani e Pampaloni – hanno seguito gli orari indicati dalla Commissione e non possono essere fatte di notte o in fasce orario senza traffico: non avrebbe nessuno senso perché devono essere rappresentative delle condizioni reali di esercizio. In queste due settimane si sono verificati due momenti di stop, uno dovuto a un problema di trazione elettrica e uno per uno per un guasto alla sottostazione elettrica di Libertà, entrambi sono stati superati in tempi immediati con la situazione che è tornata alla normalità nel giro di un’ora. In tutte le altre ore di tutti i 14 giorni di prova è filato tutto liscio e questo lascia fiducia per la fase di pre-esercizio che, come già ricordato, avverrà a partire dal 10 dicembre per una durata stabilita dalla commissione”.
“A questo punto, invece che continuare ad alimentare inutili polemiche verso il Comune, che ha fatto e comunicato tutti i passaggi correttamente, è sufficiente aspettare questi 4 giorni mancanti e scoprire dalla commissione i tempi successivi” concludono Graziani e Pampaloni.