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Non solo challenge pericolose. 950 ragazzi si sfidano su Instagram sui temi della salute

Sesso sicuro, cyberbullismo, gioco e fumo i tempi su cui cercare di diventare influencer per un challenger positivo.

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uno dei posti su Instagram uno dei posti su Instagram © Ufficio stampa Ausl Toscana Centro
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Non solo challenge pericolose. Sono al momento 950 i ragazzi degli Istituti superiori presenti nei territori dell'Azienda USL Toscana centro che si stanno sfidando sui temi del benessere e della salute: dal sesso sicuro al bullismo, al gioco d'azzardo, al fumo.
E' l'iniziativa della Promozione alla Salute, diretta da Gianna Ciampi, che in questo particolare anno scolastico si è concentrata proprio sui giovani con le attività di Peer Education. Percorsi di riflessione sul benessere e sugli stili di vita  che le scuole secondarie di secondo grado da anni portano avanti con il supporto degli operatori della Promozione della Salute e in stretta collaborazione con gli insegnanti.
Le attività per i ragazzi  non solo non si sono interrotte ma rinnovate, scegliendo di coinvolgere i giovani proprio sui luoghi digitali che essi frequentano ormai quotidianamente: i Social Network.  

" Partendo dalla necessità di operare online, - spiega Ciampi- si è scelta una modalità che rendesse protagonisti i ragazzi nel mondo digitale che essi ormai abitano e quindi utilizzato questo importante canale comunicativo dove ognuno insieme ai propri coetanei, può esprimersi liberamente con creatività compiendo nel contempo azioni positive di partecipazione sociale".

Difficoltà nelle relazioni, affettività, problematiche legate alle dipendenze ma anche temi scelti dai ragazzi come prioritari come ad esempio il loro benessere in termini di “life skills” e quindi di fattori protettivi anche in tempo di pandemia sono diventati oggetto di una competizione e i ragazzi stessi si stanno trasformando in “influencer di buoni messaggi”. 

Sono 560 i ragazzi coinvolti nella nella provincia Pistoia per un totale di 7 istituti  (ITC Marchi di Pescia, Liceo Salutati di Montecatini Terme, Istituto Professionale Einaudi di Pistoia, Istituto Prof. le Sismondi - Pacinotti di Pescia, ITC Capitini di Agliana,  Liceo Lorenzini di Pescia, Liceo Forteguerri di Pistoia);  96  nell'area pratese per un totale di 4 istituti  (Istituto Tecnico e Professionale Statale Paolo Dagomari, Istituto Statale di Istruzione Superiore Gramsci Keynes, stituto Professionale Guglielmo Marconi,stituto Statale di Istruzione Superiore Cicognini Rodari); 258 i ragazzi coinvolti nell'area fiorentina con l'adesione di 4 istituti (Liceo artistico di Porta Romana , Liceo Pascoli, Istituto Balducci di Pontassieve, l’Istituto Chino Chini di Borgo San Lorenzo) e 26 nell'area empolese con 1 Istituto Tecnico Carlo Cattaneo di San miniato (PI).

"L'obiettivo del progetto -aggiunge Ciampiè sfruttare l'effetto moltiplicatore dei social per raggiungere  con i follower e coinvolgere nell'iniziativa il maggior numero di giovani".  

Il Progetto: Il Progetto: il progetto ha previsto  un training formativo dei peer  in collaborazione con gli operatori del Dipartimento delle dipendenze e del Dipartimento delle attività consultoriali  il progetto ha previsto  un training formativo di educazione e animazione digitale grazie alla collaborazione con  professionisti del settore della cooperativa Rete Sviluppo di Firenze, in modo che gli studenti acquisissero le conoscenze di base. La piattaforma digitale utilizzata dai ragazzi durante le esercitazioni è  Instagram, ed è proprio attraverso questo spazio virtuale che sarà divulgato a più coetanei possibile quanto appreso negli incontri con gli esperti, secondo il metodo della “Social Challenge”.

In questa prima fase le sfide coinvolgono numerose squadre di Peer Educator di ciascun istituto scolastico, successivamente la competizione si estenderà a tutte le scuole partecipanti a livello interprovinciale (Firenze, Pistoia, Prato, Empoli), con una super sfida finale il 27 maggio su Twich, al termine della quale è prevista la premiazione della squadra che avrà ottenuto maggiori consensi.

Il metodo Social Challenge, unito al percorso di peer education, intende valorizzare i talenti personali dei ragazzi permettendo loro di metterli a disposizione degli altri. La Challenge si trasforma quindi, da qualcosa di oscuro e pericoloso, a uno stimolo per costruire, lavorando in gruppo, qualcosa che abbia una ricaduta positiva su noi stessi e sugli altri.  

Di questo è convinta la struttura di Promozione della Salute della Azienda UsL Toscana Centro insieme a Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i Tumori) e alla Cooperativa Rete sviluppo per il coinvolgimento delle scuole. 

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