L’ultima festa a Santa Maria all’ Eremo © n.c.
Arrivare a Santa Maria all’eremo, una antichissima chiesetta sotto la parrocchia di San Godenzo, non è facile visto e considerato che si trova in una piccola vallucola incastonata dai contrafforti appenninici del passo del Muraglione, ma quando ci si arriva, dopo quasi sette chilometri di una strada poderale del tutto sterrata, (a sinistra un chilometro prima della sommità del Muraglione), è un affresco fra arte, storia, fede, natura e paesaggio. Questo antichissimo Eremo, risale addirittura al 1028 e per una curiosità storica stralciamo quello scritto dal Bollettino Storico Letterario Artistico “Giotto” nel numero di ottobre/novembre del 1902: “ - Santa Maria all’Eremo - tutte e tre queste chiese cioè Santa Maria all’Eremo, Sant’Alessandro in Alpe e Santa Maria a Montigialli, sono nominate nel famoso Diploma di Jacopo Bavaro del 27 aprile 1028, col quale erige in Abbazia la Pieve di San Guadenzio a piè d’Alpi, e le dona con molti beni ai monaci di San Benedetto, unitamente alle tre predette chiese, la prima delle quali è annunziata sotto il titolo di Sanctus Marie de Heremo, la seconda Sancti Alessandri de Frassiunelli e la terza Sanctae Mariae Monte Gialli –“: Dieci secoli orsono!! Scritte queste poche righe per ricordare di quale vetustà circonda le antichissime mura dell’Eremo. La gente che in quei luoghi è nata, ha lavorato, vissuto per tanti anni nei casolari sparsi qua e là, dopo un totale abbandono, decisero, nonostante che molti se ne erano andati da tanti anni, di recuperarla e restaurarla, compreso il piccolo cimitero attiguo dove sono sepolti generazioni di abitanti dell’Eremo. Anni orsono con una bella festa la chiesa fu riconsacrata e ricelebrata la Santa Messa, mentre nel 2013 furono ricollocate le campane e benedette. Eravamo presenti poichè gentilmente invitati e non credevamo che in quel luogo giungessero tantissime persone, per rivedere quei posti, dove avevano vissuto, dove erano nati i loro nonni, i loro bisnonni, i loro progenitori, e in quel clima di ritrovata amicizia (molte persone non si incontravano da 20/30 anni), di gioia, di pace, di una fede ancora profonda, scoprimmo tante belle cose di una vita vissuta; i campi, i boschi, le maggiatiche, i pratoni con bestie libere al pascolo, mucche, capre, pecore, cavalli, in un silenzio assordante. Dopo gli incontri già avvenuti domenica 22 maggio, domenica domenica 12 giugno e domenica 17 luglio 2016, eccoci all’ultimo appuntamento di domenica 21 agosto 2016, con il Rosario alle 15,30 durante la camminata verso l’Eremo, la Santa Messa sempre alle ore 16, la benedizione dell’acqua e una preghiera per i malati. Chi non conosce questo piccolo paradiso di Santa Maria all’Eremo, e volesse conoscerlo, basta che segua quello sopra scritto. Chi ama il Mugello non se ne pentirà. Davanti all’Eremo si ritrovano tante persone, uomini e donne, che in quel luogo hanno vissuto e lavorato. Le due campane ricollocate nel 2013 fanno riascoltare nella profonda vallata i rintocchi bronzei Davanti all’Eremo ecco un panorama mozzafiato; in un lontano pratone si intravede un gruppo di bianche mucche al pascolo Durante la festa dello scorsa domenica 17 luglio 2016, fu festeggiato il compleanno del piccolo Giorgio Lanini qui con il babbo Marco, mentre la mamma Alessandra Chiarini era indaffarata a servire il sontuoso buffet alle tante persone convenute. La famiglia Chiarini (l’amico Refe) abitava nel podere di Briganzone a tre ore di cammino dall’Eremo dove piccolino andava a piedi a …scuola. La festa è finita; Roberto e Renzo tornano a casa (Foto cronaca di Aldo Giovannini)



GIANNI
L'ULTIMA FOTO E' DA PREMIO; PER LA SERENITA',IL PAESAGGIO, LA LUCE. BELLA DAVVVERO
PAOLO
Fra le tante cose brutte che ci soggiogano, leggendo queste cose a me sconosciute mi fanno tanto piacere. Che bello.
gIULIANO
SIGNOR ALDO. BRAVO E COMPLIMENTI!
CESARE
CERTO IL MUGELLO E' BELLO,LE FOTO STRAORDINARIE