Vaglia. Cronaca della cerimonia per i martiri di Cerreto Maggio © n.c.
Il lunedi di Pasquetta, lo scorso 2 aprile 2018, dopo 24 anni dall’ultima presenza (1994), quando fu benedetto ed inaugurato il gruppo scultoreo opera del prof. Marcello Fantoni, siamo andati alla cerimonia di commemorazione a Cerreto Maggio, uno dei più bei lembi di terra mugellana (nel Comune di Vaglia), in occasione del 74° anniversario dell’eccidio di Morlione. Ossia quando sette abitanti del luogo (Gabbriello Mannini, Affortunato Sarti, Aurelio Sarti, Savino Biancalani, Giovanni Biancalani, Cesare Paoli e Silvio Rossi) vennero trucidati dai tedeschi proprio nel giorno del Lunedi dell’Angelo (4 aprile 1944), dopo averli prelevati nelle case e nei campi, dopo una rappresaglia per l’uccisone di un soldato tedesco (quanti similari eccidi di innocenti sono avvenuti nel Mugello per le rappresaglie) e per aver dato ospitalità e nascosto alcuni prigionieri alleati fuggiti dai campi di prigionia. Con la chiesetta di Sant’Andrea chiusa al culto (imponente e bellissimo il romanico campanile), poiché pericolante, la Santa Messa celebrata da don Maurizio Tagliaferri, già pievano di Borgo San Lorenzo, in una sala della vecchia canonica, presenti una trentina di persone (forse meno) con in testa il sindaco di Vaglia Leonardo Borchi, che al termine ha ricordato i fatti che caratterizzarono questo eccidio. Dopo la funzione religiosa i presenti si sono portati, nell’attigua piccola collinetta; al centro della quale è collocato il Monumento scultoreo del Prof. Marcello Fantoni ( e alla cui base sono impressi i nomi dei martiri di Cerreto Maggio). Una nota finale. A parte la presenza del sindaco e ovviamente del sacerdote, non abbiamo visto nessuna altra autorità amministrativa, civile e militare e non di meno associazioni combattentistiche e d’arma, e nessuna delle associazioni interessate a questi eccidi. Ma tant’è! Noi c’eravamo, con l’amico Beppino Panchetti, nel rendere onore a questi poveri innocenti. Foto 1 (in alto): Un momento della cerimonia civile davanti al monumento delle vittime civili. Foto 2 (qui sopra): L’intervento del sindaco Leonardo Borchi Foto 3 (qui sopra): Si ricordano i fatti dell’eccidio del 4 aprile del 1944 a Cerreto Maggio; al centro don Maurizio Tagliaferri, già pievano di Borgo San Lorenzo che ha celebrato la Santa Messa in suffragio dei martiri. Foto 4 (qui sopra): La straordinaria torre campanaria romanica della Chiesa di Sant’Andrea a Cerreto Maggio. (Foto cronaca di A.Giovannini)



ugo
Aldo ,per questa occasione si confa' il motto scout ;estote parati. Queste ricorrenze servono a monito e memoria. Credo che la partecipazione di tutte le autorita' sarebbe piu' consona e in carattere . Per una futura ricorrenza speriamo in un cordinamento in proposito. grazie ALDO Ugo
Giuseppe
COME SEMPRE L'UNICO A RICORDARE QUESTE TRAGICHE VICENDE. GRAZIE GIOVANNINI