Verso Santiago: L'Alto di O Cebreiro e la bellezza della Galizia
Il racconto di viaggio " Verso Santiago " di Nicola Di Renzone, direttore di OKMugello. Come abbiamo già scritto OK!Mugello in questo periodo è in “ferie”, o meglio il nostro direttore è in ferie, ma la pubblicazione delle notizie ha solo un rallentamento. Ogni due o tre giorni, secondo le connessioni disponibili sul cammino, Nicola Di Renzone ci invierà un resoconto della sua personale esperienza. Ricordiamo che il Direttore è accompagnato da tutta la sua famiglia (compresi due ragazzi adolescenti). A seguire il secondo racconto di due tappe:
ieri, martedì 26 giugno, è iniziato veramente il nostro cammino. Abbiamo completato la prima tappa da Villafranca del Bierzo a O Cebreiro, l'altura che precede la piana verso Santiago. Una tappa che ha un dislivello in positivo di circa 1015, che possiamo definire molto varia, in quanto il cammino nella prima parte segue il percorso di una strada statale e fiancheggia una autostrada. Successivamente diventa un percorso di tipo appenninico, per concludersi sull'altura di O Cebreiro con un paesaggio alpino dove la cima della montagna gioca a nascondersi nella nebbia regalandoci un panorama molto suggestivo. L'ascesa sino alla cima dell'Alto do Cebreiro è uno dei punti più significativi del Camino Francés. O Cebreiro è famosa anche per il Miracolo eucaristico avvenuto nel 1300. Durante l'inverno del 1300, un sacerdote stava celebrando la messa nella chiesa di Santa Maria la Real di O Cebreiro, piccolo villaggio montano della Galizia, tra i fedeli era presente anche un contadino della vicina località di Barxamaior, di nome Juan Santìn, si sarebbe recato in chiesa per assistere alla messa, nonostante il freddo intenso. Il sacerdote, che non credeva alla reale presenza di Gesù nell'eucaristia, avrebbe commiserato in cuor suo il sacrificio del contadino ma, al momento della consacrazione, l'ostia si sarebbe tramutata in carne e il vino in sangue, che fuoriuscì dal calice macchiando il corporale. Il cammino per Santiago di Compostela è anche una esperienza d'incontro, infatti nella parte conclusiva della nostra giornata abbiamo camminato con un signore francese ultrasettantenne che è partito il 13 aprile da Grenoble (Francia) con alle spalle oltre 1600 km per concludere il suo cammino a Finisterre. (il racconto continua dopo la galleria fotografica)
Mercoledì 27 giugno Dopo la salita al O Cebreiro, tappa molto faticosa, oggi il nostro cammino di distende prima sui crinali e gli alpeggi dei 1300 metri di quota, raggiunti ieri, per poi scendere dolcemente fino a Triacastela. Prima di scendere, sempre avvolti dalla nebbia, non possiamo perderci l'Alto De San Roque, dove si trova una bellissima e singolare statua in bronzo dedicata al pellegrino, è il punto più alto del nostro viaggio (l'Alto do Poio 1335 m). Da segnalare che questa tappa offre la parte più bella della campagna della Galizia tra fattorie, tipiche stalle e piccoli allevamenti. Qualunque sia la motivazione che spinge i moderni pellegrini, è difficile non venire coinvolti in una atmosfera di fraternità e condivisione con i compagni di viaggio, anche solo per una sera, come all'ordine del giorno gli incontri speciali. Ieri abbiamo incontrato l'ultrasettantenne di Grenoble mentre oggi una giovane coppia di Rimini, anche loro in viaggio dai primi di maggio dalla Francia con due bambini piccoli. Complimenti a loro e a tutti gli amici che incontreremo "Buen Camino".