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Stasera va in scena in teatro il delitto che nel 1951 sconvolse Vicchio

Nel bosco della Tassinaia Pietro Pacciani uccise con 19 coltellate il rivale Severino Bonini

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Irene Barbugli in scena Irene Barbugli in scena © n.c
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Scritto lo scorso anno durante il lockdown e andato in scena in alcuni teatri della zona, lo spettacolo 'Severino' ora ‘torna a casa’, rappresentato a pochi chilometri da dove, nel bosco di Tassinaia, quei fatti nel lontano 1951 sono realmente accaduti. Una storia di amore, sesso e tradimento per la quale Pietro Pacciani uccise Severino Bonini, il suo rivale; sorpreso con la fidanzata di Pacciani, la 16enne Miranda Bugli. Una tragica vicenda che segnò a fondo il paese. E che ora viene messa in scena da Irene Barbugli, autrice ed attrice teatrale che è una diretta discendente di Severino (lo zio di sua nonna) e che racconta di aver sempre sentito, proprio dalla nonna, le storie su quanto accaduto. 

La cronaca ci racconta che Pietro Pacciani, allora fidanzato con la Bugli, la sorprese con Severino, 40enne di professione cenciaiolo, uccidendo lui con 19 fendenti. Per quei fatti a Pacciani fu riconosciuto il ‘delitto passionale’ e fu condannato a 15 anni. Ma anche a Miranda fu inflitta una pena, in quanto si pensò ad un suo coinvolgimento (Pacciani raccontò di essere stato incitato a colpire). 

La storia è raccontata dando voce a quattro donne: Elvira e Nunzia (la mamma e la sorella di Severino), Graziella (la nonna dell’autrice) e Miranda. Sulla scena riprendono vita i drammi di allora, e la reazione del piccolo paese ad un crimine efferato. Che per alcuni potrebbe aver rappresentato l'antefatto alle tragiche vicende del Mostro di Firenze. 

Una storia che allora ha sconvolto la vita del tranquillo paese del Mugello, dando vita ad una indagine e ad un processo (per i quali la Corte si trasferì addirittura nel Mugello, a Cellavecchia, nelle campagne vicchiesi); visto che per i testimoni, contadini locali, era difficile raggiungere Firenze.

L'ingresso allo spettacolo è gratuito ma per ovvie esigenze legate alle normative sanitarie è richiesta la prenotazione presso la Pro Loco. 

 

 

 

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