
E' tornata surreale Firenze in queste brume umide serate novembrine. Il coprifuoco se lo si guarda dal conteggio degli interventi della Polizia Municipale sul rispetto delle nuove disposizioni del Dpcm è stato buono. Sessanta controlli su autocertificazioni e sei su attività commerciali e nessuna irregolarità.
La Firenze della semi clausura colorata di giallo con tutta la Toscana nel grado di diffusione del virus decretata dal Governo collocandola al terzo posto nella scala dei contagiosi e contagiati è stata una città educata e rispettosa.
Addirittura già un ora prima dell'ora decretata di persone in giro ce n'erano davvero poche nelle vie e nelle piazze di Firenze e anche sabato lo scenario non è cambiato.
Tutto a posto? Anche se l'apparenza si direbbe di sì la risposta giusta è no perché la movida non sì è vaporizzata si è semplicemente imposta orari diversi rendendo di fatto vana la misura restrittiva.
Complici le belle giornate che preannunciano l'estate di San Martino in tantissimi (troppi), non potendo dedicarsi allo shopping nei centri commerciali hanno optato per la tradizionale passeggiata in centro.
Tanti altri hanno soprattutto deciso di concedersi un aperitivo e una chiacchiera in compagnia in quella che solitamente era l'ora del thè.
L'effetto coprifuoco ha di fatto spostato le lancette indietro nei ritmi italiani e così se Piazza Santo Spirito ad esempio, ormai assunta a simbolo di mala movida, dopo le 22.00 non sembrava più la stessa coi tavolini e le sedie ripiegate intorno all'ora del thè mandava in scena la sua rappresentazione tradizionale.
Giovani in gruppi numerosi e molto spesso senza mascherina e troppo ravvicinati a stazionare sulla gradinata monumentale a orinare negli angoli della chiesa e dietro le auto dei residenti.
E anche in altre zone della città non è andato diversamente. La dov'era uno Spritz a portata di mano i gruppetti numerosi non sono mancati. Un brindisi per scongiurare lo spauracchio di una nuova clausura non si nega a nessuno e di fatto è cambiato tutto per non cambiare niente.