Quando l’invasione dei barbari Goti si affacciò alle porte di Firenze, tutte le speranze di evitare la distruzione sembravano perdute.
La città, come nella sua natura, resistette all’urto dell’assedio, anche aiutata dalla forte personalità dell’allora vescovo Zanobi che ebbe un forte ascendente sulla popolazione.
Il vescovo invitò ripetutamente i fiorentini a invocare l’intercessione divina di Santa Reparata e quando le truppe dell’esercito romano furono avvistate dalle colline, sembrò proprio che le richieste fossero state ascoltate.
La battaglia fu combattuta e vinta il 23 agosto del 406, ma tutta la popolazione fiorentina fu d’accordo nel ricordarla il giorno dedicato al martirio della santa, l'8 ottobre, appunto.
Per secoli questa data è stata ricordata con importanti festeggiamenti ed è sempre stata celebrata.
A testimonianza di quanto sia importante e radicato il culto di Santa Reparata, va aggiunto che la santa è la co-patrona di Firenze e che la cattedrale di Santa Maria del Fiore è costruita sulle fondamenta dell’antichissima chiesa proprio a lei dedicata, probabilmente la prima chiesa cristiana eretta in città.
Come ogni anno, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, è stata celebrata la Festa di Santa Reparata con offerta del Cero, alla presenza della Famiglia del Gonfalone di Palazzo Vecchio.