
Fra le tante manifestazioni ed eventi culturali,letterari,artistici e teatrale, in onore di Giotto nel 750° anniversario della nascita del sommo artista (1267-2017), sabato scorso con alcuni amici, abbiamo assistito a Vespignano alla Casa di Giotto, al lavoro teatrale intitolato “ All’ombra di Giotto ”. A cura della Compagnia Teatrale “La Caldana” sotto la direzione e regia di Bruna Tanini, con la collaborazione della Scuola di Danza “Loft-Studio” di Borgo San Lorenzo, nel prato antistante il Museo della Casa di Giotto, gli attori hanno fatto rivivere, con alcune scenografie, la vita e la storia di Giotto, il tutto in modo semplicistico, ma non per questo meno interessante rispetto a tante altre rappresentazioni. Infatti lo spettacolo presentato dall’attore Marco Paoli, molto attivo in questo periodo “giottesco”, con Enzo Cavaciocchi rammentatore, ha ripercorso la vita di Giotto in quel di Vespignano; alla vecchia maniera insomma, prima che altre storie, altre verità che sono venute alla luce in questi ultimi tempi, hanno un pò stravolto l’itinerario sociale e civile, che eravamo abituati fin dai tempi delle elementari. Quindi ecco Giotto giovane che disegnava su una pietra, sul ponte dell’Ensa a Mattagnano, una pecora che lo stesso pascolava in quei campi, scoperto da Cimabue, l’arrivo a Firenze nella bottega del Maestro, i primi dipinti, i primi progetti, il famoso disegno dell’O, il ritorno nel Mugello, la sua famiglia, la moglie Monna Ciuta, i piccoli figli Francesco, Bondone Donato, ancora Francesco (che fu parroco di Vespignano), Niccola, Caterina, Lucia, Chiara e Bice, il suo girovagare per l’Italia lasciando tantissime e sublimi opere d’arte, la sua morte avvenuta in via del Cocomero a Firenze e la sua sepoltura in Santa Reparata. Simpatici gli interpreti ognuno nel loro specifico compito, bravissime e graziose le giovanissime ballerine, nella seconda parte, e gli altri interpreti nella terza parte nel ricordo degli scherzi di buffalmacco e calandrino tratti dal Decamerone. Una serata gradevole, con sullo sfondo il Mugello, dalla Calvana al Monte Giovi, tutto illuminato da migliaia di luci. Un piccolo tassello, anche questo lavoro teatrale, che ingentilisce il mosaico di questi festeggiamenti e ricorrenze in onore di questo nostro grande conterraneo. Foto 2. Giotto consegna il suo O al messo papale. Foto 3. Monna Ciuta moglie di Giotto con i suoi figli Foto 4. La grazie e l’armonia delle ballerine sotto il cielo di Vespignano Foto 5. Tutto il complesso teatrale della Compagnia “La Caldana” (Foto cronaca Studio Buccoliero Borgo San Lorenzo )
Mary
Bel lavoro teatrale e bell'impatto scenico! Brava Piera .... e collaboratori!