Titoli di coda sul progetto di riqualificazione dell’area ex Meccanò, che doveva rinascere a giardino pubblico, dotato di chalet, area ristoro in stile ottocentesco, nuovi servizi igienici, panchine e area Wi-Fi.
Era il maggio del 2020 quando l'allora assessore al verde, Cecilia Del Re, annunciava il recupero dell'area, che doveva rappresentare il primo passo per la rinascita delle Cascine (articolo qui).
Il 14 settembre del 2023, all'indomani della presunta inaugurazione del nuovo spazio mai avvenuta, mi sono recata personalmente al cantiere con gli allora consiglieri del M5S, Roberto De Blasi e Lorenzo Masi, e abbiamo verificato, fra intimidazioni, minacce e insulti dei "padroni" delle Cascine, che non solo i lavori non erano terminati e l'inaugurazione non c'era stata, ma che l'area di cantiere abbandonata si era trasformata nel magazzino centrale dello spaccio (leggi qui).
Oggi a fallimento avvenuto torna sull'argomento in consiglio comunale Lorenzo Masi che anche in questa consiliatura siede sui banchi del salone dei Duegento
“Sei mesi fa il Comune di Firenze ha risolto il contratto con l’impresa aggiudicatrice, colpevole di non aver terminato i lavori di riqualificazione, nonostante tutti i solleciti fatti. Si tratta di un vero e proprio flop ” dichiara il Capogruppo del M5S in Palazzo Vecchio.
“Quello che doveva rappresentare un nuovo inizio del recupero delle Cascine, sembra sia oggi il simbolo del degrado e dello stato di abbandono in cui versa tutto il Parco”.
“Siamo contenti che la scelta della Sindaca Funaro sia ricaduta su quanto noi sosteniamo già dal 2022 ossia un presidio fisso della polizia municipale alle Cascine, per provare a controllare quella che ormai sembra essere diventata la terra di nessuno, luogo indisturbato di spaccio di droga e bivacchi abusivi” prosegue Masi.
“Eppure in questi anni di parole ne sono state spese molte. I lavori di recupero del giardino dell’area ex Meccanò, partiti a novembre 2020, avrebbero dovuto concludersi a maggio dello stesso anno. E invece non soltanto nella zona restano solo i resti di un cantiere abbandonato, ma, nonostante i ritardi accumulati dalla ditta aggiudicataria, l’Amministrazione le ha comunque versato ben 500 mila euro di soldi pubblici su un totale di euro 786.000 affidati, e non ha applicato alcuna penale. Com’è possibile?” si chiede il Capogruppo Masi.
“Abbiamo chiesto conto del futuro dell’area alla Vice Sindaca Galgani, che ha dichiarato che ancora non sono stati affidati i lavori ad alcuna altra ditta né è stato dato riscontro se siano stati quantificati debiti da richiedere alla ditta aggiudicataria, né se e quante penali sono state comminate” dichiara il consigliere.
“Queste risposte – conclude Masi - non soddisfano né il gruppo politico che rappresento e che, voglio ricordarlo, in questi anni ha sollecitato spesso l’Amministrazione sul tema, né i tanti cittadini e cittadine che chiedono di poter passeggiare in tranquillità nel polmone e verde della città”.