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Cellulare e bambini. Gli effetti negativi e le strategie per un uso consapevole

Bambini e adolescenti hanno bisogno della guida degli adulti che possano assicurargli sostegno e adeguata...

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Secondo le linee guida dei pediatri italiani, sotto i 2 anni di età si dovrebbe evitare ai piccoli l’accesso a schermi e display, soprattutto durante i pasti e almeno un’ora prima di andare a dormire e limitare a meno di un’ora al giorno l’accesso agli schermi per i bambini tra i 2 e i 5 anni, comunque sempre in presenza di un adulto. È anche necessario selezionare programmi e app adeguati al bambino. Vediamo più nello specifico quali possono essere gli effetti negativi nell’abuso di dispositivi tecnologici in età precoce.

Apprendimento: i bambini piccoli necessitano di fare esperienze che coinvolgo tutto il loro corpo quindi, si deve favorire l’esplorazione dello spazio e degli oggetti. I bambini devono toccare e manipolare per crescere, ma se consegniamo loro troppo presto un dispositivo teconolgico, rischiamo di inficiare questa esplorazione e il bambino invece che utilizzare tutta la mano per interagire, impara a usare solo un dito per far scorrere il display.

Benessere fisico: le ricerche hanno evidenziato che utilizzare i dispositivi per più di 2 ore al giorno favorisce l’obesità e l’insorgere di problematiche comportamentali. Inoltre, la luminosità degli schermi può anche impattare sul buon funzionamento della vista.

Relazioni: se il bambino e il caregiver passano molto tempo a interagire con i dispositivi la loro interazione risulterà deficitaria sia in termini di quantità che di qualità. Un tempo prolungato davanti allo schermo espone il bambino a diverse problematiche lungo il percorso di crescita per via delle scarse capacità auto-regolative, scarsa empatia e scarsa capacità di provare emozioni.

Bambini e adolescenti hanno bisogno della guida degli adulti che possano assicurargli sostegno e adeguata comprensione degli ambienti digitali.  Per esercitare il loro ruolo educativo occorre che i genitori attivino dei sistemi di parental control operando scelte su contenuti, ambienti digitali, azioni e tempi.  

Quali strategie risultano utili per distogliere il bambino dal cellulare? Innanzitutto, proporre alternative che siano accattivanti, quali uscite al parco o incontrare altri bambini; dare regole fisse sull’utilizzo di console smartphone ecc.; ma, soprattutto, è importante che gli adulti di riferimento rappresentino degli esempi validi, poiché i bambini imparano molto per imitazione e se vedono i loro genitori passare molto tempo con il cellulare apprenderanno questo comportamento.

Ma perché viene proposto in tenera età il cellulare ai bambini? Erroneamente si crede che possa essere un calmante. Potenzialmente, è vero che lo smartphone in certi momenti può rappresentare un aiuto ma il suo utilizzo non deve diventare un’abitudine. il genitore può proporre metodi alternativi per calmare il proprio figlio, in grado di favorire lo sviluppo delle sue capacità di regolazione delle emozioni. In questo caso risulta essere efficace, se si è fuori casa, portare con sé un gioco che piace al bambino con cui si può giocare insieme. Ricordiamo che i bambini piccoli non hanno ancora acquisito la capacità di autoregolare le proprie emozioni e la mancanza di tale abilità risulta essere associata a maggior difficoltà nella crescita del bambino.

Quali sono i segnali che ci portano a riconoscere che un bambino passa molto tempo con il cellulare in mano? Quando constatiamo che l’oggetto non è più disponibile  e assistiamo a crisi di pianto e attacchi di collera che ci rendono difficile calmare il piccolo.
In definitiva, la responsabilità non risulta essere dalla tecnologia poiché in alcuni casi ci viene aiuto con giochi educativi commisurati all’età de bambino o utili app di parental control ma dall’uso che se ne fa. È necessario insegnare fin da subito ai propri figli un uso sano e consapevole dei dispositivi tecnologici.

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Maria Scorzo, Psicologa - Psicoterapeuta

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