2 APR 2025
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Crinali a rischio: il dibattito sull’impatto dell’eolico industriale tra Emilia e Toscana

Un incontro a Castel del Rio per discutere le criticità ambientali ed economiche dei nuovi impianti eolici industriali sull’Appennino

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Sabato 22 marzo, alle ore 10.00, la sala Magnus del Palazzo Alidosi di Castel del Rio ospiterà un importante incontro dal titolo “I nostri crinali a rischio: impatto ambientale ed economico dell’eolico industriale”. L’evento, promosso dal comitato locale I Nostri Crinali in collaborazione con il comitato No Eolico Industriale Firenzuola della rete TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), riunirà cittadini, esperti, rappresentanti politici e amministratori locali per discutere le criticità legate ai progetti di impianti eolici industriali previsti sui crinali tra Emilia-Romagna e Toscana.

In particolare, il dibattito si concentrerà sui progetti di Monte La Fine e Monte Pratolungo, che, secondo gli organizzatori, rappresentano una minaccia per territori già fragili, duramente colpiti da alluvioni e frane. L’Appennino Tosco-Emiliano è un’area di straordinaria biodiversità, caratterizzata da borghi storici, castagneti e boschi di querce, frassini e faggi, un patrimonio che il turismo sostenibile sta contribuendo a valorizzare.

L’incontro sarà l’occasione per analizzare i rischi che l’installazione di parchi eolici potrebbe comportare: deturpazione del paesaggio, deforestazione, cementificazione, svalutazione immobiliare e una possibile crisi del turismo locale. Un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile è la Via degli Dei, che ogni anno genera un indotto di oltre 12 milioni di euro, favorendo la nascita di strutture ricettive e contribuendo a contrastare lo spopolamento delle aree montane.

Si discuteranno, inoltre, alternative più sostenibili alla produzione di energia rinnovabile, con l’obiettivo di coniugare la transizione ecologica con la tutela del territorio e del tessuto economico locale, senza cedere a logiche di speculazione finanziaria. L’appuntamento si preannuncia come un momento di confronto cruciale per il futuro dei crinali appenninici e delle comunità che vi abitano.

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