2 APR 2025
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Le dimissioni di Zingaretti e il futuro della sinistra. Parla Paolo Omoboni

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Paolo Omoboni Paolo Omoboni © Profilo Facebook
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La riflessione arrivata oggi in redazione da parte del sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni :

Lo dico senza tanti giri di parole: dimettersi da segretario nazionale del PD è stata una scelta a mio avviso poco opportuna, anche per le parole usate, a pochi giorni dall'assemblea nazionale del partito.

Se alcuni dirigenti o amministratori chiedono una discussione sul futuro del loro partito non si può reagire come colpiti da lesa maestà, ma cogliere il bisogno di un confronto.

Si possono avere opinioni diverse sulla gestione del partito degli ultimi anni, e i congressi servono a questo: a discutere e decidere una linea che poi viene portata avanti da un segretario. 

Molte cose sono cambiate dal 2019. 

Nella mozione congressuale "è tempo di scegliere", il nostro Segretario spiegava: "non si tratta di mettere in campo una manovra politica di vertice con il Movimento 5 Stelle. Non si tratta di perseguire alleanze impossibili. Ma Lega e 5 Stelle sono due cose molte diverse, anche se entrambe pericolose".

Un conto è, in politica, un matrimonio di interesse per governare in questa fase difficile, un conto è la strategia politica per il futuro.

In nessuna assemblea territoriale si è discusso dell'alleanza strategica a livello nazionale con i cinque stelle, nè di alleanze per lo sviluppo sostenibile nel campo progressista. 

Eppure nel dibattito mediatico questo tema è stato lanciato, anche da esponenti del PD. Da qui una legittima richiesta di discussione e di capire cosa ne pensano gli iscritti.

Il valore della base, l’importanza dell’opinione di chi rappresenta la prima frontiera dell’ascolto, sembra essere messa in secondo piano. Questo il problema vero, non Zingaretti sì o Zingaretti no.  

E poi basta con questa ossessione del passato e degli "ex" qualcosa. C'è chi ha fatto le sue scelte ed è in un altro partito. Abbiamo avuto scissioni e ritorni. Dolorose le prime, positive le seconde. 

Il PD dimostri ora di volere un progetto di rilancio. Sui contenuti. 

Lavoro, nuove povertà, scuola, per citarne alcuni. 

Un Partito aperto e inclusivo, pilastro del centro-sinistra.

Poi discuteremo delle alleanze. 

Basta alibi o nemici da combattere, occupiamoci del paese, visto che ogni giorno ci sono problemi che colpiscono famiglie imprese e territori a cui la politica deve dare risposte.

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Commenti 3
  • Franco Natalino

    FINIAMOLA CON LA COPERTURA COMPLICE DEL PARTITO A CHI LO USA PER SCOPI PERSONALI. LA PULIZIA/ONESTÀ, OVUNQUE, PER ESSERE EFFICACE DEVE ESSERE IN PRIMO LUOGO ALL'INTERNO.

    rispondi a Franco Natalino
    lun 8 marzo 2021 08:00
  • gianfranco fabbrucci

    Non si preoccupi più di tanto. I 5* sono già spariti ( a parte quelli del Rdc finchè non lo leveranno) e il PD sparirà entro venti anni quando saranno scomparsi gli ultimi ultra settantenni ( me compreso) che ancora credono alla favola di cappuccetto rosso. A proposito: vedo che il bel v.le IV Novembre sembra diventato un viottolo di campagna! Non sono mugellano e quindi la cosa mi interessa relativamente, ma dò sempre un'occhiata a "OKMugello", luogo nel quale ho lavorato per ben 54 anni. Cordiali saluti.

    rispondi a gianfranco fabbrucci
    dom 7 marzo 2021 07:28
  • Sergio

    MI VERGOGNO DEL PD.......o chi lo ha detto???

    rispondi a Sergio
    dom 7 marzo 2021 01:59